La prossima versione di Google Chrome includerà due importanti novità sul browser più utilizzato al mondo. La prima è relativa ad una gestione più stringente dei cookie, la seconda è invece afferente all’abuso delle notifiche mostrate agli utenti, spesso a fini truffaldini.
Le novità di Chrome 84
La prima novità è in realtà qualcosa che nuovo non è: Chrome sta per introdurre un nuovo sistema di controllo sui cookie che andrà a limitarne l’uso in alcuni specifici contesti – riducendo così le possibilità di tracciare l’utente e le informazioni ivi ricavate. Questa novità doveva arrivare già su Chrome 80, ma poi l’emergere progressivo dell’emergenza sanitaria ha reso evidente l’inopportunità di novità che avrebbero potuto bloccare la navigazione su alcuni siti proprio nel mezzo di un momento tanto delicato per gli utenti e la società a livello globale. Ora che la situazione torna verso la normalità ed ogni rischio per la navigazione è fugato, il nuovo sistema (“SameSite”) può essere regolarmente introdotto come da previsioni iniziali.
Gestione delle notifiche
La seconda importante novità concerne la gestione delle notifiche sul browser: Chrome intende limitare gli abusi, ponendo un filtro a quelle notifiche moleste che nella maggior parte dei casi cerca di trarre in inganno l’utente. Google nella fattispecie riconosce tre tipologie specifiche di rischio:
- Messaggi fasulli (avvisi, allarmi, notifiche di sistema);
- Phishing (tentativi di sottrarre dati personali);
- Malware (tentativi di portare all’installazione di software).
Si tratta di casistiche ben note, spesso sfruttate da siti con modelli di business poco limpidi, dove si sfruttano le intenzioni di ricerca dell’utente per cercare di veicolarlo verso il download di software, la registrazione a servizi rischiosi o comunque a click improvvidi verso destinazioni poco sicure. Tanto su desktop quanto su mobile, Chrome andrà a posizionare un’icona che consentirà di disattivare queste notifiche allo stesso modo in cui negli anni passati i browser hanno iniziato a bloccare le finestre pop-up (spesso utilizzate con medesime finalità e con medesimo fastidio in fase di navigazione).
Nel caso in cui il proprio sito fallisse al cospetto della verifica di Google sulla bontà delle notifiche proposte, il tutto sarà segnalato sulla bacheca della Search Console e si potrà procedere con la correzione ed il successivo riesame. Il blocco non sarà subitaneo, ma passeranno almeno 30 giorni: in caso di mancata correzione, le notifiche saranno bloccate. Una apposita guida è messa a disposizione degli sviluppatori per capire come strutturare una notifica ben formata, in linea con le direttive del gruppo e con i favori del browser.