Nelle note di rilascio di Chrome 89 non c’è nessun riferimento alla novità, ma Google ha confermato che nell’ultima versione è stata implementata la tecnologia PartitionAlloc che consente di ridurre il consumo di RAM in Windows. Altri miglioramenti riguardano le prestazioni della versione Android.
Chrome 89: -22% di RAM su Windows
Chrome è sempre stato considerato un browser “pesante” in termini di RAM occupata. Google ha già introdotto vari miglioramenti con la versione 87 rilasciata a novembre, ma ora l’azienda di Mountain View ha implementato una nuova funzionalità che riduce ulteriormente il consumo di RAM. Si tratta di PartitionAlloc, un allocatore di memoria ottimizzato per efficienza, latenza e sicurezza.
PartitionAlloc è stato utilizzato principalmente in Blink, il motore di rendering di Chrome. La versione a 64 bit di Windows consuma fino al 22% di RAM in meno. Inoltre è possibile liberare fino a 100 MB di RAM (per alcuni siti rappresenta oltre il 20%) per le schede in primo piano che non sono attivamente usate.
Google ha ridotto anche il consumo di RAM per la versione macOS (fino all’8% per le schede in background), migliorando fino al 65% il punteggio Apple Energy Impact e quindi mantenendo il Mac più silenzioso (le ventole girano più lentamente).
Sono stati infine ottenuti miglioramenti prestazionali anche su Android: -5% nell’uso di RAM, avvio più veloce del 7,5% e caricamento delle pagine più veloce del 2%. Per ridurre i tempi di avvio, Chrome per Android sfrutta anche la funzionalità Freeze-Dried Tabs. Si tratta di versioni “leggere” delle schede con dimensioni simili a quella di uno screenshot che sono caricate all’avvio del browser, mentre quelle reali sono caricate in background.