Il titolo sembra riferirsi a una promessa formulata ormai più volte e per lungo tempo da Google, troppo spesso non mantenuta, ma potrebbe essere la volta buona: con il passaggio a Chrome 92, il software di bigG per la navigazione sembra poter diventare più agile sulle piattaforme desktop, prendendo spunto e ispirazione da una funzionalità già sperimentata con successo in ambito mobile.
Back-Forward Cache: Indietro e Avanti più veloci su Chrome
Il supporto a Back-Forward Cache è presente nella versione Android di Chrome fin dallo scorso anno. Quel che fa è permettere il caricamento in modo pressoché istantaneo delle pagine quando l’utente fa click sui pulsanti “Avanti” o “Indietro” del browser. In un nuovo documento scoperto oggi dalla redazione del sito Windows Latest si apprende del suo arrivo anche nelle edizioni destinate a Windows, macOS e Linux. Ne riportiamo di seguito un estratto in forma tradotta.
Back-Forward Cache è una funzionalità del browser che migliora l’esperienza mantenendo la pagina attiva dopo che l’utente l’ha abbandonata, richiamandola nel caso di pressione sui pulsanti “Indietro” e “Avanti”, così da rendere la navigazione istantanea. La pagina nella cache è congelata e non esegue alcuno script.
Già disponibile sulla versione desktop Canary, arriverà nel canale Stable entro i prossimi mesi con un rollout progressivo. In verità, sbirciando tra i flag nella versione 90 (chrome://flags/), risulta già possibile attivarla seppur in forma sperimentale.
Da verificare l’impatto della funzionalità in termini di impiego delle risorse. Uno dei talloni d’Achille di Chrome è da sempre legato a un utilizzo ritenuto da molti eccessivo della RAM, avvertito soprattutto da coloro che si affidano al browser su computer con un comparto hardware non esattamente di ultima generazione.