Sebbene una versione stabile di Google Chrome venga rilasciata ogni quattro settimane, le recenti festività natalizie hanno fatto da rallentatore su questo fronte. Non c’è però da disperarsi: Chrome 97, ovvero la nuova relase finale del browser, è in fase di rilascio e porta in dote una feature particolarmente attesa… ma al tempo stesso assai controversa!
Chrome 97: tutte le Web app sfruttano l’API per il riconoscimento della tastiera
La funzionalità oggetto dell’attenzione riguarda un nuovo attributo nell’API della tastiera. Con Chrome 97 tutte le Web app sono in grado di servirsene per identificare quale tasto viene premuto su un layout specifico, cosa che in precedenza, invece, non era possibile. Ciò risulta essere sì particolarmente utile, in special modo quando ad esempio vengono usate le Web app di Office, ma desta anche non poche perplessità sul fronte privacy.
Il team WebKit di Apple e il team di sviluppo di Mozilla sostengono infatti che una feature del genere esponga al rilevamento delle impronte digitali, le quali possono essere usate per identificare e tracciare gli utenti, in special modo se viene impiegato un layout di tastiera non comune in una determinata zona. Di conseguenza, la modifica dell’API è stata classificata come dannosa dalle suddette aziende e non verrà implementata né in Safari né in Firefox.
La nuova versione del browser introduce però anche altre novità, tra cui l’esecuzione in una fase successiva della nuova riga in un modulo, l’accettazione di un valore “number” e “none” nelle funzioni CSS, l’aggiunta di HTMLScriptElement.supports() e quella dell’attributo “name” all’interfaccia “PermissionStatus”.
Tra le altre caratteristiche rilevanti di Chrome 97 c’è pure un miglioramento dei protocolli di comunicazione. Attualmente, gli sviluppatori utilizzano WebSocket o RTCDataChannel quando comunicano in modo bidirezionale con un server remoto. Il primo è basato su TCP e non è adatto per applicazioni sensibili alla latenza, mentre il secondo è basato su SCTP ed è progettato principalmente per la comunicazione peer-to-peer. Google sta introducendo un framework di protocollo WebTransport che risolve entrambi questi problemi e supporta la comunicazione bidirezionale di dati affidabili e inaffidabili utilizzando flussi annullabili e datagrammi UDP-esque.