Google compie oggi un ulteriore passo in avanti nell’ambito dell’iniziativa Privacy Sandbox annunciata nell’estate scorsa, confermando che entro i prossimi due anni bloccherà completamente l’esecuzione dei tracking cookie di terze parti all’interno di Chrome. Il programma ha come obiettivo dichiarato quello di migliorare la tutela dei dati durante la navigazione.
Chrome e tracking cookie di terze parti: stop entro due anni
Una presa di posizione che non mancherà di far discutere, considerando come il browser costituisca oggi il software più utilizzato dagli utenti a livello globale per consultare le risorse online. Così facendo il gruppo di Mountain View imporrà attraverso Chrome profondi cambiamenti alle dinamiche che oggi regolano la raccolta delle informazioni utili a chi gestisce i siti e agli inserzionisti per mostrare pubblicità personalizzate sulla base di cronologia, preferenze e attività.
Per questo motivo sarà un percorso lungo e da affrontare senza fretta, coinvolgendo tutte le parti in causa durante la fase di test e implementazione, raccogliendo feedback e laddove necessario apportando le necessarie correzioni. Le modalità con le quali Privacy Sandbox andrà a migliorare effettivamente la tutela della sfera privata di ognuno sono ancora da definire nei dettagli: una delle proposte avanzate è quella di aggregare gruppi di utenti facendo leva sui loro interessi comuni, senza profilarli singolarmente.
Come già sottolineato più volte, l’esigenza è quella di trovare un punto di equilibrio tra il bisogno di porre rimedio a una situazione talvolta fuori controllo e quello di non impattare negativamente sull’economia che tiene in piedi l’incarnazione odierna del Web dove i profitti necessari alla pubblicazione e al mantenimento delle risorse derivano principalmente dall’advertising.
Il gruppo di Mountain View è conscio del ruolo che può svolgere in questa discussione, se ne assume la responsabilità e chiama a sé gli altri protagonisti del mondo online perché si possa trovare insieme la migliore strada da percorrere attraverso la definizione di nuove pratiche e nuovi standard aperti, consapevole che con tutta probabilità non si arriverà mai alla definizione di un metodo in grado di accontentare tutti.