In occasione del Global Accessibility Awareness Day celebrato ieri (18 maggio), Google ha annunciato alcune novità inerenti all’accessibilità dei suoi prodotto e servizi: una riguarda Chrome e l’abilità, da parte del browser, di individuare e correggere gli errori negli URL digitati.
Browser e accessibilità: Chrome corregge gli URL
Il funzionamento è presto spiegato. Quando l’utente vuol raggiungere una risorsa online senza passare dal motore di ricerca, da un link ricevuto oppure dall’elenco dei preferiti, scrivendo direttamente l’indirizzo, ma inciampando in un errore di battitura, il software è in grado di intercettarlo e di suggerire un elenco di siti, tra i quali, si presume ci sia quello corretto.
Quando digiti un sito Web nella barra dell’indirizzo, ora Chrome individua gli errori nell’URL e suggerisce i siti Web basati sulle correzioni.
Secondo il gruppo di Mountain View, questo andrà a incrementare l’accessibilità del browser, grazie ai benefici elencati di seguito.
Questo andrà a incrementare l’accessibilità per le persone affette da dislessia, chi sta imparando una lingua e chiunque commetta errori, rendendo più semplice aprire siti Web visitati in precedenza nonostante gli errori nello spelling.
Potrebbe tornare utile anche sul fronte della sicurezza, evitando che i meno attenti possano finire su siti contraffatti, i cui URL si differenziano da quelli autentici per un solo carattere.
Il rollout è già in corso e inizialmente diretto alla versione desktop di Chrome. La distribuzione arriverà in futuro a interessare anche le edizioni mobile del browser, su smartphone e tablet.
Questa funzionalità è ora disponibile su Chrome desktop e sarà in distribuzione sui dispositivi mobile nei prossimi mesi.
Come citato in apertura, non si tratta della sola novità introdotta da Google sul fronte dell’accessibilità. Le altre riguardano la funzione Lookout per aiutare ciechi e ipovedenti a comprendere la natura di un contenuto attraverso descrizioni generate dall’IA, la possibilità di fruire delle trascrizioni in tempo reale abilitata per un numero maggiore di utenti e l’annuncio di nuove caratteristiche dedicate che saranno integrate in Wear OS 4 per gli smartwatch.