La sfida tecnologica fra Google e Mozilla si combatte a suon di codice, funzionalità e incrementi prestazionali, su dispositivi mobile come sui PC desktop. Nel primo caso, Chrome per Android si arricchisce di una sandbox ancora più robusta, mentre nel secondo Firefox si prepara al debutto di un motore JavaScript più veloce e performante.
Come la sua controparte PC, la versione androide di Google usa la tecnologia “sandbox” per isolare le singole schede e i singoli siti aperti nel browser: l’architettura multi-processo (dove ogni scheda e sito è un processo aperto e gestito individualmente dal sistema operativo) è stata rafforzata , rendendo Chrome per Android (teoricamente) ancora più sicuro e stabile.
Le altre novità dell’ultima versione beta di Chrome mobile includono vari bugfix, un migliore supporto per le applicazioni di input di terze parti (SwiftKey, Swype e altri) e per la visualizzazione di video su YouTube all’interno del browser.
Dalla sicurezza migliorata di Chrome per Android si passa alle prestazioni di Firefox: a partire dalla futura versione 18, il browser Mozilla includerà un nuovo compilatore just-in-time (JIT) chiamato IonMonkey .
La tecnologia introdurrà una nuova modalità di ottimizzazione nella compilazione al volo del codice JavaScript, sarà espressamente indicato per migliorare la gestione del codice JS di lunga esecuzione e lavorerà di concerto con l’attuale compilatore JIT JägerMonkey (indirizzato al codice JS di breve esecuzione) per incrementare le performance del browser fra il 7 e il 26 per cento. Le speranze della casa del panda rosso è che si possa andare anche oltre.
Alfonso Maruccia