Il Chrome Web Store è la piattaforma messa online ormai otto anni fa da Google per consentire a software house e sviluppatori di distribuire le estensioni dedicate al browser, in modo affidabile e sicuro. Una ricerca condotta dal sito Extension Monitor l’ha analizzata in modo approfondito, portando alla luce alcune interessanti statistiche.
188.600+ estensioni su Chrome Web Store
Anzitutto i numeri. Nel momento in cui è stato effettuato lo scan, erano in totale 188.620 le estensioni presenti nel catalogo. Un numero di certo elevato, ma se non ci si ferma a questo aspetto, prendendo in considerazione quelle realmente utilizzate, il quadro cambia radicalmente: circa il 50% ha meno di 16 installazioni, oltre il 10% nemmeno una e il 13% conta solo un download all’attivo. Ancora, l’87% delle componenti è stato scaricato meno di 1.000 volte. Tutto ciò senza dimenticare che Chrome supera il miliardo di utenti attivi su base mensile.
Sono solamente 13 quelle scaricate e installate oltre 10 milioni di volte. Eccole: Google Traduttore, Adobe Acrobat, Tampermonkey, Avast Online Security, Adblock Plus, Adblock, uBlock Origin, Pulsante Salva di Pinterest, Cisco Webex, Grammarly for Chrome, Skype, Avast SafePrice e Honey. Altre, come Google Foto, LastPass: Free Password Manager e Text, hanno superato la soglia dei 9 milioni.
Quelle a pagamento, da acquistare all’atto dell’installazione oppure mediante una formula di acquisti in-app, rappresentano circa il 9% e generano meno del 3% dei download, a testimonianza di come per gli sviluppatori (a differenza ad esempio di quanto avviene con il Play Store di Android) non sia semplice monetizzare su Chrome Web Store. Tra queste, quella di maggior successo risulta essere IE Tab, una sorta di emulatore per Internet Explorer, con 4,1 milioni di installazioni.
Google continua a puntare parecchio su Chrome Web Store, così da garantire agli utenti un download sicuro delle componenti aggiuntive destinate al browser. Alla fine dello scorso anno, con il rilascio della versione 71, ha eliminato la possibilità di installarne da fonti esterne. In questo modo non si rischia di incappare in estensioni malevole mettendo in pericolo dati personali e privacy.