Il browser di Google è senza alcun dubbio il leader in termini di market share, ma non per questo non presenta margini di miglioramento. Due aspetti di Chrome per lungo tempo criticati sono quelli relativi alle risorse richieste per gestire le sessioni di navigazione e al consumo energetico. Quest’ultimo, in particolare, si fa sentire sui laptop e più in generale sui dispositivi portatili. Le cose potrebbero presto cambiare almeno in parte grazie a Intel.
Chrome consumerà meno grazie a Intel
Gli ingegneri del chipmaker stanno collaborando con quelli del progetto Chromium per far sì che attivando una funzionalità chiamata RGB10 overlay nella gestione dei contenuti multimediali HDR (pensiamo ad esempio a quelli in streaming su Netflix) parte del carico di lavoro sia gestita direttamente dal processore, in maniera ottimizzata. Un cambiamento che andrà dunque interessare in primis l’utenza consumer.
Le piattaforme Intel da Ice Lake iniziano a supportare l’output di contenuti HDR attraverso la nostra tecnica di overlay con formato RGBA10. Attivare questa funzionalità potrebbe fornire migliori prestazioni dal punto di vista dei consumi su dispositivi basati su Ice Lake e architetture successive.
Ricordiamo che nei giorni scorsi Google ha annunciato significativi cambiamenti per quanto concerne la roadmap legata al rilascio degli aggiornamenti: uno su tutti, la release 82 verrà saltata a piè pari. Destino del tutto simile per Edge di Microsoft, sempre a causa dell’emergenza coronavirus che ha fortemente rallentato l’attività dei team di sviluppo.