Forse Chrome non brucerà meno RAM su PC come sperato, almeno a breve, ma potrebbe presto diventare meno esigente in termini di consumo energetico durante la riproduzione video. A beneficiarne sarebbero soprattutto coloro che si affidano al browser per guardare i contenuti in streaming su un laptop con ovvie conseguenze sulla durata della batteria.
Chrome e riproduzione video sui laptop: consumerà meno?
Il metodo grazie al quale ottenere questo risultato fa leva su una peculiarità di Windows, consentendo a Desktop Windows Manager e al sistema operativo di ridurre il v-sync (la sincronizzazione verticale) quando il filmato è mostrato a schermo intero. I primi test condotti su un Surface Pro 6 di Microsoft hanno restituito risultati incoraggianti: -24% nello sfruttamento del processore quando il framerate è portato a 30 fps.
Attraverso altre ottimizzazioni la percentuale potrebbe essere ulteriormente incrementata, con ovvi benefici per chi si affida a Chrome per operazioni che vanno oltre la tradizionale navigazione online, interessando ad esempio l’intrattenimento multimediale e in questo caso particolare lo streaming.
Il browser, che ad oggi detiene saldamente la fetta più grande di market share distaccando con un ampio vantaggio tutti i concorrenti, non rappresenta certo la più leggera tra le alternative in circolazione. Google sa bene che dovrà lavorare anche su questo fronte per respingere l’avanzata dei competitor: uno su tutti Edge di Microsoft, di recente passato all’engine Chromium, che nonostante risulti ancora parecchio indietro in termini di utenza promette bene.