Quando a inizio febbraio Google ha ufficializzato il nuovo logo di Chrome, molti hanno sollevato perplessità sull’efficacia del restyling: troppo blande le modifiche apportate, quasi impercettibili a un occhio poco attento. Un intervento comparso oggi sul blog di bigG mostra alcune delle bozze alternative realizzate (e poi scartate) dal team di designer.
Le bozze per il restyling del logo di Chrome
Sono quelle visibili nell’immagine qui sotto: una variante quasi monocromatica e caratterizzata da una leggera sfumatura, un’altra con i soli contorni delle sezioni che lo compongono, un’altra ancora con estremi arrotondati per gli elementi rosso, verde e giallo. Ecco le versioni che non vedranno mai la luce.
Nella fase sperimentale abbiamo provato ogni differente tipo di idea: ammorbidendo gli angoli, con geometrie differenti, anche separando i colori con il bianco. Sono anche state prese in considerazione opzioni molto diverse rispetto alla forma impiegata negli ultimi dodici anni.
Qui sotto, invece, ripercorriamo l’evoluzione del logo di Chrome dalle origini del 2008 a oggi.
Il risultato finale è in linea con la versione precedente, senza troppi stravolgimenti. A conti fatti, un cambio radicale non era richiesto, considerando la riconoscibilità di quello che nel tempo è diventato più dell’icona di un browser, il tratto distintivo di un vero e proprio ecosistema che oggi include, tra gli altri, i sistemi operativi ChromeOS (presente sui Chromebook) e ChromeOS Flex.
Sappiamo quanto sia riconosciuta la composizione circolare con i quattro colori di Google, così abbiamo deciso di non discostarci molto da quello.
Come visibile nell’immagine qui sopra, il team di bigG è partito dal design base del nuovo logo creandone versioni differenti per ogni piattaforma su cui compare. L’obiettivo è renderlo sempre coerente con il resto dell’interfaccia. Quella per macOS (nello screenshot) è ad esempio caratterizzata da un lieve effetto di tridimensionalità. Sui computer Windows le singole sezioni presentano una leggera sfumatura, del tutto assente invece su Chrome OS.