Quando negli anni ’90 arrivò la Picture-In-Picture sui televisori, era tutto racchiuso all’interno di quel magico pulsantino “PIP” comparso sui telecomandi. A distanza di due decenni il PIP diventa una sorta di nuovo standard del Web che, pur nascendo su presupposti completamente differenti, è destinato ad avere sicuramente ben più successo che non sui televisori. Il veicolo a partire dal quale la PIP compare sulle pagine Web è Google Chrome, attualmente il numero uno tra i browser in uso a livello globale.
Google Chrome, novità PIP
Google ha annunciato, per voce del responsabile François Beaufort, che la tecnologia PIP è ora abilitata di default su Chrome per le principali piattaforme desktop (Linux, Mac, Windows) e presto arriverà anche su Chrome OS e Android. Insomma: nel momento in cui si sta vedendo un video, è possibile continuare a fare lo scrolling della pagina in cerca di ulteriori contenuti senza perdere di vista il filmato che era stato precedentemente avviato. Il video rimarrà infatti in riproduzione su una “floating windows” che va a posizionarsi in un angolo dello schermo per non disturbare la visione. Nel caso in cui si decida di visitare un nuovo sito Web, automaticamente anche la finestra PIP viene chiusa ed il video interrotto.
Per visualizzare un filmato in modalità PIP occorre navigare su di una pagina che prevede il codice dedicato, quindi cliccare con il pulsante estro sul video e selezionare l’apposita opzione.
Una volta attivata, la finestra può essere riposizionata e ridimensionata, così da personalizzare l’esperienza sul video in questione. Anche l’audio rimarrà attivo, elemento necessario per poter tenere traccia dell’andamento del flusso video.
Istruzioni per developer
Per consentire agli utenti la fruizione della funzione Picture-In-Picture occorre prevedere un apposito codice sulla pagina. Una volta avuto accesso con Chrome 70 o successivo, la funzione sarà abilitata di default. I developer interessati all’adozione della funzione PIP sulle proprie pagine possono adottarla seguendo le specifiche istruzioni depositate su GitHub.
Chi voglia testare per la prima volta la PIP non deve far altro che verificare di possedere la versione aggiornata di Chrome e quindi accedere a questa pagina.
A cosa serve, a chi serve
La funzione PIP nasce per due motivi. Uno minore, ossia l’esperienza utente: consentendo di continuare la lettura senza interrompere il filmato, sarà possibile fruire contemporaneamente di due tipi di contenuto differenti. Nulla di rivoluzionario, ma in ogni caso utile in certi casi per poter tenere d’occhio un video o una diretta streaming mentre si fa altro. Il motivo principale è però un altro: consentendo al video di rimanere aperto, permette a YouTube di alzare le statistiche di visione dei propri filmati, il che è destinato ad avere una ricaduta diretta sul coinvolgimento e indiretta sulla raccolta pubblicitaria.
L’interesse all’adozione di tale funzione è giocoforza condiviso: fa parte della strategia di ogni videomaker ottenere il miglior risultato possibile in termini di tempo di visualizzazione del contenuto e, al tempo stesso, i video troveranno con maggior possibilità spazio a inizio pagina (ove ha più senso sfruttarne la visualizzazione PIP). La novità innesca insomma una serie di meccanismi destinati a generare un contesto virtuoso per YouTube, per tutti i videomaker che sfruttano la piattaforma e per tutti coloro i quali gradiscono l’integrazione di contenuti video all’interno di pagine dal ricco contenuto testuale.