Per il secondo trimestre del 2014, ABI Research registra un incremento nelle commercializzazione di Chromebook pari al 67 per cento: i sub-notebook Internet-dipendenti basati su Chrome OS crescono in popolarità, ma la società di ricerca mette in guardia dai rischi di quella che potrebbe rivelarsi essere l’ennesima moda passeggera in stile netbook .
I principali produttori di gadget Chrome OS sono (in ordine di market share) Acer, Samsung e HP, un trittico che da solo rappresenta il 74 per cento delle unità messe in vendita nella prima metà dell’anno e che dovrebbe continuare a mantenere il controllo del mercato anche per la seconda metà del 2014.
La crescente disponibilità di Chromebook dimostra l’esistenza di una nicchia di consumatori desiderosi di acquistare un prodotto a basso costo che però riesca a fornire parte della versatilità e delle funzionalità di un laptop propriamente detto, spiegano da ABI Research.
I sistemi basati su Chrome OS hanno conosciuto una fase iniziale di scarsissima popolarità a causa della “dubbia necessità” di acquistare un prodotto che si rivela inutile senza una connessione stabile a Internet, sostiene ABI, ma ora l’integrazione in “mercati verticali” quali quello dell’istruzione di base e dell settore enterprise (soprattutto nell’Asia del Pacifico e nell’Europa dell’Est) spingono in alto la domanda.
Tuttavia il fenomeno Chromebook è ancora a rischio bolla, spiega ABI: il particolare momento del mercato IT dei dispositivi portatili, con la crescita della domanda per i laptop completi e il rallentamento delle vendite di tablet, potrebbe condannare i sistemi Chrome OS alla stessa fine che hanno fatto i netbook – fermo restando l’interesse dimostrato dagli utenti per il form factor e la fascia di prezzo a dir poco abbordabile in cui i Chromebook si collocano.
Alfonso Maruccia