A tre anni dal debutto della prima versione , Google ha ora presentato una revisione del suo thin client extralusso noto come Chromebook Pixel. Come tutti i Chromebook ha bisogno di una connessione a Internet permanente per servire a qualcosa, diversamente dalle altre offerte ha un costo che va ben oltre la categoria di “gadget economico”.
Al prezzo base di 999 dollari, il nuovo Chromebook Pixel offre uno schermo da multi-touch 12″ con risoluzione di 2560×1700 pixel e rapporto prospettico di 3:2, processore Core i5 (o i7 a scelta), 8 Gigabyte di RAM, 32GB di storage a stato solido, una batteria che dura 12 ore, due porte USB 3.0 e due USB Tipo C .
Mettendo sul piatto 300 dollari in più, Google offre la versione “Ludicrous Speed” (LS) di Chromebook Pixel, con processore più potente (Core i7), 16GB di RAM e 64GB di storage. Non è più disponibile invece una variante con connettività LTE, mentre l’acquisto è al momento possibile sono negli Stati Uniti.
Mountain View vende il Chromebook Pixel sul suo nuovo store telematico dedicato all’hardware, canale di acquisto che è stato ufficialmente separato da quello per le app Android/Chrome e che fa il paio con un nuovo negozio “fisico” aperto a Londra dalla corporation.
A che serve, ma soprattutto a chi serve un prodotto come Chromebook Pixel? Certamente non agli utenti di PC che hanno bisogno di software locale, appassionati di videogiochi o più semplicemente chi non ha a disposizione una connessione permanente a Internet più che affidabile.
Google continua a vendere Chromebook Pixel come una piattaforma dedicata agli sviluppatori, sviluppatori evidentemente interessati a lavorare solo con gli IDE online con tutte le limitazioni che la cosa comporta. Certamente non si tratta di un’offerta al pari degli altri Chromebook economici, un mercato completamente diverso rispetto al Pixel. Non a caso in rete si moltiplicano i paragoni con sistemi più flessibili, ma che si collocano nella stessa fascia di prezzo, come con il nuovo MacBook di Apple.
Alfonso Maruccia