Le indiscrezioni sul Chromebook Pixel erano basate su fatti reali, a quanto pare, e ora Google ha ufficialmente presentato la nuova macchina basata su Chrome OS e uno schermo multi-touch di classe “Retina”. Chromebook Pixel è potente, bello ma soprattutto pensato quasi esclusivamente per essere usato con una connessione a Internet costante. Il costo è invece quello di un vero computer.
Stando a quanto spiega Google, il nuovo Chromebook rappresenta un punto di svolta importante all’interno dell’intera operazione thin client messa in piedi dalla società: Pixel parte dal momento felice sperimentato sul mercato dal prodotto – un momento che nella realtà va calcolato nell’ordine delle centinaia di migliaia di macchine vendute – per far evolvere la linea Chromebook in qualcosa di nuovo e touch-dipendente.
Chromebook Pixel è dotato di un processore Intel Core i5 a 1,80GHz (+ GPU HD4000 integrata), 4 Gigabyte di RAM DDR3, SSD da 32/64 Gigabyte, connettività Wi-Fi e LTE-4G (quest’ultima opzionale), porte USB e via elencando. La caratteristica prominente del nuovo giocattolo, però, è lo schermo: il display ha una diagonale di 12,85 pollici con una risoluzione non standard di 2560×1700, rapporto prospettico altrettanto inedito (3:2) e schermo Gorilla Glass. The Verge , dopo averlo provato brevemente, ha avuto parole di elogio per un trackpad molto ben realizzato, e di biasimo per un touchscreen non all’altezza.
Il design generale della macchina è ricercato, in linea con il prezzo di 1299 dollari a cui viene venduta la versione base (32 GB di storage e senza LTE: per la connettività 4G ci vogliono 150 dollari e un paio di mesi di attesa in più, sarà disponibile da aprile). Gli sviluppatori di Google non si sono fatti mancare nemmeno una easter egg a tema videoludico , un omaggio ai vecchi classici Konami con concerto luminoso a mezzo della striscia di LED installata sul coperchio (matrice luminosa che pare, almeno al momento, non avere altra funzione se non di intrattenimento). Nel prezzo è inclusa anche la fornitura di uno spazio di archiviazione cloud da 1 terabyte per 3 anni.
Chromebook Pixel è il più costoso dei Chromebook fin qui costruiti, nel design ricercato sembra richiamare quello tipico dei gadget di Apple, ha uno schermo con risoluzione “estrema” e risulta ottimizzato per l’uso intensivo di siti Web e “app” telematiche. Resta incerto il posizionamento di un prodotto che nei fatti è un thin client – quasi inutile senza una connessione a Internet, anche alla luce della necessità di appoggiarsi alla nuvola per archiviare i dati – ma ha il prezzo di un computer di alto rango capace di fare ben altro. Interpellata sulla questione, Google invoca l’aiuto degli sviluppatori per realizzare “esperienze” innovative. Una risposta tra le nuvole , letteralmente. Al momento non mancano le posizioni critiche sulla scelta di lanciare un prodotto di questo tipo in questa fascia di prezzo, ma sarà probabilmente il mercato con i dati di vendita a sancire l’effettiva bontà della mossa pensata a Mountain View.
Alfonso Maruccia