Chromecast aperto, smontato e hackato

Chromecast aperto, smontato e hackato

Il dongle per lo streaming suscita l'immediato interesse degli appassionati. Che hanno già trovato il modo di infilarsi nelle pieghe del sistema. E Google potrebbe avere anche altro in serbo
Il dongle per lo streaming suscita l'immediato interesse degli appassionati. Che hanno già trovato il modo di infilarsi nelle pieghe del sistema. E Google potrebbe avere anche altro in serbo

A pochi giorni dal suo debutto ufficiale , Chromecast è già finito sotto la lente di hacker e smanettoni per l’eventuale riutilizzo del gadget in scenari applicativi non previsti da Google. Il dongle HDMI per lo streaming dei servizi Web ha già il suo primo exploit funzionante grazie a GTVHacker , fermo restando che Mountain View potrebbe chiudere il baco da un momento all’altro.

Gli hacker hanno individuato un difetto nel processo di boot del gadget, un difetto che può essere sfruttato per modificare la partizione del sistema operativo e aggiungere una shell “root” in ascolto sulla porta 23: la prima release del pacchetto non servirà a molto per l’utente finale, spiega GTVHacker, mentre gli sviluppatori avranno a disposizione uno strumento di studio e sperimentazione ulteriore.

I primi studi sul software di Chromecast evidenziano poi come l’OS del dongle abbia più a che fare con Android che con ChromeOS come invece il nome suggerirebbe: gran parte del codice di Google TV (Android) è stata riadattata per girare su Chromecast, spiegano sempre quelli di GTVHacker, e anche se i pacchetti.APK (tipico mezzo di distribuzione delle “app” per gadget Android) non sono installabili il bootloader, il kernel, gli script di inizializzazione e i file binari provengono direttamente da Google TV.

A mettere Chromecast sotto la lente d’ingrandimento ci pensa anche iFixit : il sito specializzato nel valutare la “riparabilità” dei dispositivi hi-tech smonta quel poco che c’è da smontare del dongle, confermando con l’assenza di un voto l’assoluta mancanza di elementi sostituibili in quello che è semplicemente “un oggetto di lusso” estremamente limitato nell’utilizzo.

Riparabilità e utilità di Chromecast a parte, l’ultimo gadget di Google non rappresenta la fine degli sforzi di Mountain View per provare a (ri)conquistare il salotto televisivo: dopo la sfortunata avventura di Google TV, la corporation dell’advertising sarebbe pronta a commercializzare un nuovo set-top box per TV-set domestici con tanto di sensore simil-Kinect e accesso a YouTube, Netflix, Pandora, lo store di “app” Play e via elencando Il lancio del dispositivo sarebbe dovuto avvenire in occasione della conferenza Google I/O di quest’anno, dicono le fonti, ma al momento l’intera operazione è avvolta dalle nebbie dell’incertezza. Chromecast potrebbe anche essere il segnale che quell’idea è stata accantonata.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
29 lug 2013
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