Presentato a San Francisco insieme alla release 4.3 di Android, il dongle HDMI noto come Chromecast ha deciso di bloccare tramite aggiornamento software il supporto a AllCast , l’applicazione che permette agli utenti di Google di collegare i vari dispositivi personali all’apparecchio televisivo. Anche nota come AirCast, l’app può trasferire in streaming i file da un iPhone piuttosto che da un account su Dropbox.
Con le operazioni di reverse engineering dal codice sorgente di Chromecast, lo sviluppatore Koushik Dutta aveva programmato una serie di versioni beta con la speranza di esordire ufficialmente sul marketplace Google Play. Le attuali policy del gadget USB prevedono l’implementazione delle sole applicazioni autorizzate – da Netflix a YouTube – presenti sullo store di Mountain View .
Stando all’ opinione offerta dallo stesso Dutta, i responsabili di BigG vorrebbero controllare tutti i canali terzi per il collegamento dei dispositivi tramite Chromecast. Non vi sarebbe alcun approccio amichevole nei confronti dei piccoli sviluppatori indipendenti. Soprattutto, vale la pena aggiungere, in un terreno complicato come quello dei contenuti e dei diritti sui contenuti: se BigG pensa di rendere Chromecast il terminale di un suo ecosistema commerciale di fruizione, deve rendere la piattaforma credibile per i potenziali partner. La risposta di Google è stata piuttosto generica , limitandosi alla richiesta di una forma di cooperazione per la gestione dei contenuti multimediali che richiederà tempo per essere implementata per tutti. ( M.V. )