Il sistema operativo confezionato e costantemente aggiornato da Google per i dispositivi della linea Chromebook cambia nome, a 11 anni circa dal lancio. Non ci si deve più riferire a Chrome OS, ma a ChromeOS. La pronuncia non cambia, ma si scrive senza spazi. Tutto attaccato.
È ChromeOS, non Chrome OS
La conferma è giunta direttamente dalle pagine del sito dedicato agli sviluppatori, chromeos.dev, che però nel logo propone una terza versione: chromeOS, con l’iniziale minuscola (come visibile nello screenshot qui sotto), richiamando così alla mente macOS di Apple. Con tutta probabilità, il cambiamento è in fase di rollout e necessita ancora di qualche aggiustamento.
Non si tratta certo della notizia più eclatante dell’ultimo periodo. Rappresenta però un’ennesima conferma di come, per bigG, i dettagli abbiano il loro peso. È stato così anche per l’introduzione del nuovo logo del browser Chrome, risalente all’inizio di quest’anno: nessuna rivoluzione, ma piccoli intervento mirati studiati con l’obiettivo di migliorarne la visibilità in ogni contesto e su qualsiasi dispositivo. Qui sotto l’immagine che li illustra nel dettaglio.
Non è dato a sapere se la società abbia intenzione o meno di intervenire anche sulle altre piattaforme. Un’ipotesi è quella che vorrebbe Wear OS ribattezzato in WearOS, magari in vista del debutto di Pixel Watch, il primo orologio smart del marchio al debutto in autunno. Anche in questo caso, la somiglianza con watchOS della mela morsicata sarebbe palese.
Proprio nelle ora che hanno visto Google introdurre il cambiamento ha preso il via il rilascio della versione definitiva di ChromeOS Flex (e non Chrome OS Flex). Annunciato nei mesi scorsi, il sistema operativo porta l’esperienza tipica dei Chromebook (seppur con qualche limitazione) sui computer dotati inizialmente di altre piattaforme. Sono al momento oltre 400 i modelli per i quali la compatibilità è stata certificata direttamente dal gruppo di Mountain View.