Google, così come aveva fatto per la catastrofe di Haiti, ha predisposto uno strumento per aiutare a localizzare le personale care che possano essere state coinvolte nel terremoto che sabato ha sconvolto il Cile.
Google Person Finder (disponibile sia in inglese che in spagnolo) permette infatti di effettuare ricerche per nome o di lasciare informazioni su una persona. Ad oggi ha raccolto quasi 36 mila segnalazioni. Comunque, come afferma Google, tutte da verificare.
La pagina si affianca a Google crisis response , sito con cui Mountain View fornisce il numero di telefono istituzionale a cui si possono rivolgere i cittadini americani, alcuni meccanismi di donazione a favore delle ONG che stanno organizzando gli aiuti e mappe aggiornate e con i dati relativi alle recenti attività sismiche cilene.
Con il servizio Google spera di colmare la situazione creatasi con l’interruzione delle comunicazioni. Anche su Facebook, pagine e gruppi sono sorti con lo scopo di condividere più velocemente possibile immagini, notizie e supporto. Con il medesimo obiettivo si sta muovendo la comunità di Twitter, documentando gli eventi e aiutando a raccogliere il maggior numero possibile di informazioni in tempo reale, aiuto di grande valore soprattutto per il ritrovamento di persone date per disperse.
Dal momento che le linee telefoniche sono interrotte, i tweet sono diventati uno dei mezzi principali per ottenere aggiornamenti utili o mettersi in contatto con persone da cui si era stati separati dal terremoto: hashtag e liste si sono dimostrati molto efficaci .
Claudio Tamburrino