Hanno difficoltà a dormire sonni tranquilli, non riescono a concentrarsi, sviluppano atteggiamenti aggressivi, sentono l’impellente bisogno di ritornare online: i netizen cinesi che manifestino questi sintomi vanno curati come malati.
La dipendenza da Internet, in Cina prima che in altri paesi del mondo, comparirà sui manuali diagnostici e verrà combattuta con cure psichiatriche. I ricercatori cinesi hanno analizzato 1300 cittadini che intrattenessero con la rete un rapporto problematico: ne hanno studiato i comportamenti, hanno indagato le loro sensazioni, hanno stabilito che si possa considerare dipendente da Internet colui che trascorra 6,13 ore al giorno davanti allo schermo e mostri almeno uno dei sintomi classificati dagli psichiatri.
Poco importa che la rete sia usata come strumento di lavoro o come canale di intrattenimento, l’importante è riuscire a condurre i cittadini fuori dal tunnel: le ricerche cinesi sottolineano che il 10 per cento dei giovani cinesi sarebbe dipendente da Internet, che il 79 per cento dei giovani criminali sia avviluppato nella rete.
La cure esistono già, spiega il dottor Tao Ran, autore degli studi che hanno fatto assurgere la dipendenza da Internet allo status di disordine psichiatrico: cliniche attrezzate di tutto punto, come quella diretta dallo stesso Tao, affrancano netizen dalla dipendenza in cambio di cospicue parcelle. ( G.B. )