La Cina ha pronta la contromossa per rispondere alla Clean Network americana, iniziativa messa in campo da Washington per tagliare fuori dal mondo online applicazioni, piattaforme e servizi proposti dalle realtà del paese asiatico: si chiama Global Initiative on Data Security e stando a quanto riportato oggi dal Wall Street Journal sarebbe già stata sottoposta alle autorità di alcuni paesi potenzialmente interessati a sottoscriverla.
Pechino propone la Global Initiative on Data Security
L’ufficializzazione del progetto potrebbe arrivare a breve, forse già entro le prossime ore con una conferenza stampa organizzata a Pechino che vedrà protagonista il ministro degli esteri Wang Yi. I documenti trapelati fanno riferimento a una serie di regole a proposito della sicurezza dei dati definite in modo da soddisfare le aspirazioni e le esigenze della maggior parte dei paesi chiamati a partecipare.
Tra i punti di maggiore interesse quello che cita la volontà di rispettare la sovranità degli stati in fatto di controllo sulle rispettive parti di Internet. Un dettaglio non di poco conto che potrebbe mostrare il fianco alla censura e compromettere la libertà di espressione o di accesso alle informazioni.
Ancora, tutti i paesi aderenti alla Global Initiative on Data Security dovranno opporsi a pratiche riconducibili a operazioni per la sorveglianza di massa impedendo alle società che operano nel loro territorio di installare backdoor in prodotti e servizi. Al momento risulta impossibile prevedere quali stati forniranno il loro appoggio all’idea cinese.