La Cina ha vietato l’uso degli iPhone ai dipendenti delle agenzie governative e presto il ban verrà esteso anche alle aziende controllate dallo Stato. Apple è quindi al centro di uno “scontro tecnologico” tra Cina e Stati Uniti, nonostante rispetti tutte le leggi locali e le richieste del governo.
Vietati gli iPhone ai dipendenti
Diverse agenzie hanno comunicato ai dipendenti che non è più consentito utilizzare gli iPhone sul posto di lavoro. Lo scopo della direttiva è ridurre la dipendenza dalla tecnologia straniera e migliorare la cybersicurezza, limitando il flusso di informazioni sensibili che escono dai confini della Cina.
Al momento non è chiaro l’impatto sui conti di Apple. Quello cinese è il mercato più importante per l’azienda di Cupertino. Anche se la produzione degli iPhone è stata avviata anche in altri paesi (India in particolare), le fabbriche più grandi sono in Cina.
Per evitare problemi con il governo, Apple ha eliminato migliaia di app considerate illegali dai suoi store, tra cui le VPN che consentono di aggirare la censura. Ha inoltre costruito data center per conservare i dati dei cittadini cinesi, rimosso l’emoji della bandiera di Taiwan da iOS e limitato la condivisione dei file con AirDrop (usato dai manifestanti per distribuire immagini contro il governo).
La decisione di vietare gli iPhone nelle agenzie governative è quasi certamente la risposta cinese ai ban imposti dagli Stati Uniti a Huawei, ZTE e TikTok. Entrambe le fazioni accusano l’altra di mettere in pericolo la sicurezza nazionale. Apple potrebbe subire le conseguenze di questo scontro tecnologico.
Aggiornamento (13/09/2023): una portavoce del Ministero degli Esteri ha smentito che i dipendenti governativi non possono usare gli iPhone.