Che la Cina non sia esattamente un modello a cui tendere quando si parla di tutela delle libertà è cosa risaputa. Nell’ultimo periodo si stanno però intensificando le iniziative volte a esercitare un controllo sempre più stretto sulle attività di una popolazione oggi composta da quasi 1,4 miliardi di persone. L’ultima arriva da Pechino, dove l’autorità locale ha ufficializzato l’intenzione di assegnare entro la fine del 2020 un rating a ognuno dei suoi 22 milioni di abitanti.
Whitelist e blacklist per i cittadini
L’agenzia Xinhua ha riportato la notizia nella giornata di ieri, riferendosi a un comunicato comparso sul sito dell’amministrazione nel mese di luglio. Ne emergono i connotati di un sistema in grado di stabilire un voto analizzando comportamenti, azioni e reputazione, mediante il quale favorire o rendere più difficoltoso l’accesso a benefit. Qualcosa di simile a whitelist e blacklist, dunque, stilate partendo da informazioni prelevate da fonti non meglio precisate. Si parla di database messi a disposizione da alcuni “dipartimenti” come gli enti del turismo, quelli che operano nel territorio business e le autorità che regolano il settore dei trasporti.
Un passaggio in particolare del documento solleva giustificati timori e preoccupazioni. Chi otterrà un rating negativo “non sarà in grado di muovere un singolo passo” (traduciamo citando testualmente). Quello dipinto è uno scenario che richiama alla mente l’ambientazione distopica rappresentata dalle serie Black Mirror (nell’episodio Caduta libera) o Person of Interest, con la differenza che in questo caso non basterà spegnere il televisore per togliersi di dosso il senso di inquietudine: si ha a che fare con un progetto messo in campo dal paese più popolato al mondo e che arriverà a concretizzarsi nell’immediato futuro.
Più controllo, meno libertà
Considerando il sempre più elevato tasso di adozione di servizi e soluzioni online, dalle applicazioni per le chat ai sistemi di pagamento senza dimenticare i social network, non fatichiamo a immaginare come sia possibile ottenere un’immagine precisa, fedele e dettagliata di ogni singolo soggetto. Aggiungiamo l’intenzione confermata nelle scorse settimane di impiegare una nuova tecnologia di videosorveglianza per il riconoscimento delle persone attraverso l’analisi della loro andatura e il quadro è completo.
Non si tratta in ogni caso di una novità assoluta. Già quest’anno nella città di Hangzhou (9,4 milioni di abitanti) è stato introdotto un sistema con caratteristiche simili che assegna un giudizio positivo a chi svolge attività come il volontariato o la donazione del sangue, punendo invece coloro che infrangono ad esempio le norme del codice stradale. Inoltre, stando alle informazioni diramate dalla National Development and Reform Commission, dal mese di maggio a coloro che non hanno ottenuto un rating positivo è stata negata la possibilità di prenotare oltre 11 milioni di voli e 4 milioni di viaggi in treno.