Perché la Cina sta sovvenzionando l'acquisto degli smartphone?

Perché la Cina sta sovvenzionando l'acquisto degli smartphone?

All-in di Pechino per spingere le vendite dei dispositivi tecnologici: la Cina sta sovvenzionando l'acquisto di smartphone e non solo.
Perché la Cina sta sovvenzionando l'acquisto degli smartphone?
All-in di Pechino per spingere le vendite dei dispositivi tecnologici: la Cina sta sovvenzionando l'acquisto di smartphone e non solo.

Attraverso un fondo costituito nell’estate scorsa, dal valore pari a 300 miliardi di yuan (circa 40 miliardi di euro), la Cina ha deciso di sovvenzionare l’acquisto di smartphone e di altri dispositivi elettronici come i tablet e gli smartwatch. Queste categorie prodotti si aggiungono alle altre per le quali erano già previsti aiuti di stato, a partire dalle automobili per arrivare agli elettrodomestici.

In Cina, sovvenzioni per comprare smartphone e non solo

Quali sono le ragioni dell’iniziativa? Il primo obiettivo è quello di stimolare la spesa e la domanda interna, sostenendo l’economia nazionale. Il settore degli articoli elettronici ha infatti subito un brusco rallentamento nell’era post-COVID, sia per la sostanziale mancanza di reali innovazioni sia per la tendenza a prolungare il ciclo vitale dei modelli acquistati durante la pandemia.

Un’altra finalità è quella che punta a mitigare il potenziale impatto dei dazi statunitensi sulle esportazioni cinesi, promessi da Donald Trump fin dalla campagna elettorale che lo ha riportato alla Casa Bianca. Le misure rischiano di avere un effetto negativo sui prezzi di tutti i dispositivi tecnologici anche dalle nostre parti.

Già negli ultimi mesi del 2024, alcune province hanno iniziato a promuovere campagne di permuta dei dispositivi, attraverso il più classico degli sconti a fronte del ritiro dell’usato. La portata sarà ora estesa all’intero territorio nazionale, per volere di Pechino, interessando anche il mondo business.

Un’iniziativa già sperimentata in passato

Non è la prima volta che accade. Già nell’ormai lontano 2007, la Cina ha deciso di contrastare gli effetti della crisi finanziaria globale sovvenzionando l’acquisto di telefoni e non solo, anche degli elettrodomestici, dei computer e delle automobili, attraverso un programma destinato in particolare ai residenti delle aree rurali. Il programma è giunto a conclusione nel 2013.

Quello attuale è differente anzitutto per la natura dei prodotti: non più cellulari, ma smartphone, con il settore automotive che sta progressivamente abbandonando le soluzioni endotermiche a favore dell’elettrico. In entrambi gli ambiti sono oggi protagoniste realtà locali come Xiaomi, Huawei, Alibaba e JD.com.

Fonte: Bloomberg
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Pubblicato il
3 gen 2025
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