La Cina ha utilizzato il “cloud seeding” per ripulire il cielo, eliminando le tracce visibili dell’inquinamento durante i festeggiamenti per i 100 anni del Partito Comunista. La tecnica permette di creare pioggia artificiale mediante il lancio di razzi contenenti ioduro di argento. Il governo ha speso finora oltre 1,3 miliardi di dollari.
Diminuzione artificiale dell’inquinamento
Secondo i ricercatori della Tsinghua University, le autorità cinesi hanno avviato una vasta operazione di “inseminazione delle nuvole” a fine giugno, poche ore prima l’inizio delle celebrazioni del 1 luglio 2021 per il centenario della fondazione del Partito Comunista. La tecnica del cloud seeding viene solitamente utilizzata in agricoltura, ma in questo caso sembra più un uso a scopo di propaganda.
Prima dell’evento, il governo cinese aveva chiuso le fabbriche e altre attività inquinanti. Nonostante ciò è stato previsto un aumento inaspettato degli inquinanti atmosferici, oltre ad un cielo coperto e un basso flusso d’aria. Per questi motivi, il 30 giugno è stata avviata un’operazione di inseminazione delle nuvole durata circa due ore.
Dalle vicine regioni montane sono stati sparati razzi contenenti ioduro di argento. Questo composto permette di creare pioggia artificiale e quindi di ridurre l’inquinamento atmosferico. Secondo i ricercatori della Tsinghua University, il livello di PM2.5 è stato ridotto di oltre i due terzi. La pioggia è stato l’unico evento atmosferico registrato nel periodo, per cui è da escludere una causa naturale.
La tecnica è stata utilizzata anche in altre circostanze, ad esempio in occasione delle Olimpiadi del 2008, del summit APEC del 2014 e delle parate per la Giornata nazionale della Repubblica Popolare Cinese (1 ottobre).