Le autorità cinesi devono ancora vagliarlo per valutare l’acquisizione delle licenze, ma la versione di Windows 10 sviluppata appositamente per venire incontro alle esigenze e alle regole dettate da Pechino è stata rodata e sarebbe pronta per l’uso.
Microsoft sta da tempo tentando di riallacciare i rapporti commerciali con le istituzioni cinesi dopo il rifiuto all’installazione di Windows 8 , giustificata con la mancata adesione a direttive interne riguardo al risparmio energetico e probabilmente connessa all’esaurimento del supporto a Windows XP. Ma anche strettamente legata ad esigenze di mercato e apprensioni in termini di sicurezza scaturite dalle rivelazioni del Datagate, motivazioni che hanno spinto la Cina ad esercitare un rigido controllo sul software proveniente dall’estero , imponendo la revisione del codice da parte delle autorità, e a investire in maniera sempre più decisa sull’ autarchia .
Microsoft, pur di non rinunciare allo sconfinato mercato del softare per le istituzioni del paese asiatico, alla fine del 2015 aveva annunciato la fondazione di C&M Information Technologies, joint venture con China Electronics Technology Group Corporation (CETC), l’azienda statale che si occupa di sviluppo di tecnologia hardware e software. Il lavoro congiunto di Microsoft e dei ricercatori cinesi era mirato ad assolvere alle esigenze informatiche delle agenzie governative e delle aziende che presiedono alle infrastrutture controllate dallo stato attive in settori quali l’energia, le telecomunicazioni o i trasporti, incluso lo sviluppo di una versione di Windows 10 denominata Zhuangongban , che aderisse ai dettami di Pechino.
Il sistema operativo, stando alle dichiarazioni rilasciate a China Daily dal CEO della divisione cinese di Microsoft Alain Crozier, sarebbe ora pronto a proporsi alle istituzioni del paese, dopo una fase di test condotta presso tre importanti soggetti , fra cui pare sia incluso un dipartimento dell’agenzia delle dogane locale.
La caratteristiche dell’OS tagliato su misura delle istituzioni cinesi non sono note: è “sicuro e maneggevole”, ha assicurato Crozier senza fare alcun riferimento alla probabile epurazione delle app superflue e senza entrare nei dettagli delle “soluzioni di sicurezza tagliate su misura”, che potrebbero incarnarsi in funzioni destinate al tecnocontrollo di stato.
La versione di Windows 10 sviluppata per le istituzioni cinesi deve affrontare l’analisi del governo prima di entrare a far parte delle liste del software che le amministrazioni pubbliche possono scegliere di adottare. Il presidente di CETC Xiong Qunli si attende che il procedimento avverrà senza alcun intoppo, così che Windows a breve torni a servire il mercato della pubblica amministrazione cinese.
Gaia Bottà