Una prima infornata di licenze, nel corso di questo giugno. Poi, entro la fine dell’anno 2010, tutte quelle aziende cinesi operanti senza autorizzazione nel settore delle mappe online dovranno fare i conti con le autorità di Pechino.
Per la precisione, con gli alti vertici dell’agenzia di stato per il rilevamento topografico e la mappatura, che hanno proprio recentemente annunciato il primo giro di assegnazione delle licenze. Solo determinate aziende del paese asiatico – dotate peraltro di specifiche credenziali stabilite dal governo – potranno quindi implementare i propri servizi di mappatura sui rispettivi spazi web.
Ma altri servizi online, come ad esempio quei siti dedicati allo stile di vita e ai viaggi, dovranno presto eliminare le varie mappe delle città cinesi, sostituendole con esemplari creati ad hoc dalle autorità di Pechino. Mappe ufficiali, passate al vaglio di una serie di regole standard stabilite dalla stessa agenzia .
Parametri che hanno tenuto conto anche di questioni legate alla sicurezza nazionale, potenzialmente minacciata da servizi di mappatura eccessivamente aperti. Secondo statistiche riportate , il mercato dei servizi di mapping nel paese asiatico conterebbe su circa 42mila siti dedicati . Molti dei quali dovranno cancellare strade e luoghi non indicati dal potere centrale.
Mauro Vecchio