Il primo dicembre scorso il Ministro per la Pubblica Amministrazione ha ufficializzato le graduatorie con le quali sono stati selezionati i 500 professionisti assegnati a tempo determinato al ministero dell’Economia e delle Finanze e alle altre amministrazioni centrali titolari di progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza. 500 funzionari, quindi, incaricati direttamente dalle istituzioni affinché supportino lo Stato nelle attività di programmazione, monitoraggio e rendicontazione dei progetti in seno al PNRR.
500 funzionari per il PNRR
Selezione effettuata, graduatorie pubblicate, ora il lavoro può iniziare. Una graduatoria apposita (pdf), ad esempio, certifica il merito per le competenze di tipo “informatico, ingegneristico e ingegneristico gestionale (codice INF/ING)”: si tratta di 20 unità da assegnare al MEF ed ulteriori 84 unità da dislocare presso le amministrazioni centrali titolari di interventi insiti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Per tutti è iniziato in queste ore il corso di formazione che li introdurrà all’incarico, ricevendo a tal fine il benvenuto e le raccomandazioni dei ministri Franco (MEF) e Brunetta (Pubblica Amministrazione):
I ministri hanno dato il benvenuto ai 500 professionisti che stanno prendendo parte al percorso di formazione curato nei contenuti e negli aspetti organizzativi dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato. Il percorso prevede 12 moduli formativi e quattro laboratori che hanno l’obiettivo di simulare i processi e le interazioni che i professionisti dovranno affrontare nell’operatività quotidiana.
Dai progetti del PNRR passa buona parte delle speranze di rilancio dell’economia italiana nel post-pandemia ed il ruolo dei 500 funzionari sarà pertanto centrale per la buona riuscita dei singoli programmi. Gli aspetti informatici sono in tal senso centrali nella più vasta visione di una transizione digitale che possa permeare tutti gli apparati dello Stato, anche e soprattutto nella Pubblica Amministrazione: al termine dei moduli formativi si potrà dare inizio alle danze, accompagnando i progetti verso la loro realizzazione e l’Italia di domani verso una verifica delle proprie capacità di mettere a terra tutto il potenziale che il PNRR ha proiettato sul nostro Paese.