Fondata nel 2013 come piattaforma utile per l’invio di denaro in modalità peer-to-peer, poi avvicinatasi al mondo delle criptovalute e più di recente a quello NFT, ora Circle punta al grande salto: mira a diventare una vera e propria banca commerciale registrata oltreoceano presso la Federal Reserve (la banca centrale USA). L’annuncio è giunto dalle pagine del blog ufficiale.
La visione di Circle, oltre USDC
Se accadrà, non sarà oggi né domani. Il CEO e co-fondatore Jeremy Allaire lo sa bene, consapevole di come il processo sia lungo e non certo privo di nodi da sciogliere. Si tratterebbe in ogni caso della prima realtà a farlo tra quelle in controllo di una stablecoin (USDC), una moneta digitale che a differenza di Bitcoin ed Ethereum ha il suo valore ancorato a quello del dollaro.
Una potenziale svolta per l’intero settore, non privo di attriti tra i rappresentanti della finanza tradizionale e quelli della sua incarnazione decentralizzata, fatta di blockchain, criptovalute, token e asset digitali. Riportiamo di seguito in forma tradotta un estratto del blogpost firmato dal numero uno di Circle.
Stiamo intraprendendo questo viaggio considerando gli sforzi delle più importanti autorità finanziarie statunitensi, che attraverso il Working Group del Presidente relativo ai mercati stanno cercando di gestire al meglio i rischi e le opportunità costituite su larga scala dalle valute digitali del settore privato. Abbiamo previsto che nei prossimi anni USDC crescerà fino a rappresentare centinaia di miliardi di dollari in circolazione, continuando a sostenere attività economiche low-friction e high-trust, diventando sempre più utilizzata nei servizi finanziari e nelle applicazioni del commercio via Internet. Definire standard regolatori nazionali per le valute digitali legate al dollaro è cruciale per sprigionare il loro potenziale nell’economia reale, inclusi gli standard relativi alla gestione e alla composizione delle riserve.