Adottando una strategia già attuata da molte sue avversarie, Citrix ha deciso di azzerare il prezzo della propria soluzione di virtualizzazione enterprise XenServer. Questo software, basato sul celebre hypervisor open source Xen (acquisito da Citrix nel 2007), verrà rilasciato gratuitamente nella sua edizione Enterprise: la stessa che oggi costa dai 2200 ai 2860 dollari per server.
Con questa mossa Citrix spera di far breccia in un segmento oggi largamente dominato da VMware , incentivando le aziende già vincolate a quest’ultima (magari da contratti pluriennali) a provare XenServer con la massima libertà.
Va sottolineato che, a differenza di molte altre soluzioni di virtualizzazione gratuite, XenServer comprende caratteristiche avanzate quali la console per la gestione di host multipli XenCenter, la funzione di live migration XenMotion e la tecnologia per la condivisione di risorse Resource Pools.
La versione gratuita del software dovrebbe diventare disponibile per il download nel corso di aprile, lo stesso mese in cui Citrix lancerà anche una nuova suite di strumenti per la gestione delle macchine virtuali chiamata Citrix Essentials . Questa suite, a pagamento, è destinata a giocare un ruolo molto importante nelle strategie dell’azienda: non solo sarà la principale fonte di guadagno legata a XenServer (oltre ai servizi di supporto), ma è anche al centro di un nuovo accordo con Microsoft mirato a combinare le forze di entrambe le società per erodere quote di mercato a VMware.
L’accordo prevede che Citrix rilasci una versione dei propri tool anche per MS Hyper-V e che, in cambio, BigM aggiunga il supporto a XenServer all’interno del proprio System Center Virtual Machine Manager (che attualmente supporta esclusivamente Hyper-V e VMware ESX).
Citrix dispone di strumenti di gestione delle macchine virtuali più avanzati e completi rispetto a Microsoft, e pertanto BigM spera che questa partnership possa aiutarla ad ampliare la diffusione di Hyper-V nei data center . Dal suo canto, Citrix spera invece che l’interoperabilità tra la propria soluzione di virtualizzazione e Hyper-V incrementi la visibilità di XenServer e lo renda la scelta preferita dalle aziende che utilizzano infrastrutture miste. Ad aiutare Citrix interviene anche la grande popolarità, tra le aziende di una certa dimensione, del suo software per l’application publishing XenApp (già noto come Presentation Server).
Citrix Essentials for Hyper-V e Citrix Essentials for XenServer saranno entrambi venduti ad un prezzo compreso tra 1500 e 5000 dollari per server, questo in base alle funzionalità richieste dal cliente. Le due versioni si differenzieranno solo per le funzionalità di high-availability, disponibili solo per XenServer: queste caratteristiche sono state mutuate dall’edizione Platinum di XenSource 5, e non saranno presenti nella versione gratuita di quest’ultimo.
Le contromosse di VMware
Di fronte ai rinnovati attacchi delle sue più dirette concorrenti, VMware non rimane in attesa. In questi giorni l’azienda ha annunciato una collaborazione con Novell per supportare le appliance virtuali basate su SUSE Linux Enterprise Server (SLES). Questa collaborazione mette a disposizione degli sviluppatori che utilizzano VMware Studio la possibilità di ridistribuire liberamente copie di valutazione delle proprie appliance basate su SLES. Le due aziende stanno anche cooperando con i vendor per semplificare lo sviluppo di appliance virtuali, fornendo loro una soluzione pronta all’uso.
“VMware è orgogliosa di lavorare con Novell per aiutare i clienti a trasformare le loro infrastrutture IT”, ha affermato Parag Patel, vicepresidente VMware. “Entrambe le società hanno investito molto per fornire ai clienti prestazioni migliori, scalabilità, puntualità e sicurezza nell’utilizzo di SLES nelle macchine virtuali di VMware o per lo sviluppo di appliance virtuali. Sempre più clienti cercano di virtualizzare il più possibile la propria infrastruttura, incluse applicazioni critiche come SAP, ci aspettiamo quindi che la nostra collaborazione produca un valore sempre maggiore.”
Novell ha inoltre annunciato un accordo di collaborazione con VMware per fare di SLES un sistema operativo guest totalmente supportato e ottimizzato per VMware ESX . L’accordo prevede anche l’offerta, alle aziende, di un servizio di supporto congiunto.
Per finire, Novell e VMware e SAP stanno collaborando per fornire supporto ai clienti SAP nella fase di migrazione da Unix verso SLES virtualizzato su VMware. Il lancio dell’iniziativa è previsto per il 18 marzo.
In occasione della conferenza VMworld Europe 2009, tenutasi a Cannes negli scorsi giorni, VMware ha anche svelato nuove soluzioni e strategie mirate a rendere il cloud computing più sicuro ed integrato a semplificare la gestione delle cloud . Al centro dell’evento c’è stato Virtual Datacenter Operating System (VDC-OS), ora noto con il nome commerciale vSphere , che promette di aiutare le aziende a creare cloud che girino sui propri server e siano accessibili solo internamente o anche dall’esterno. Secondo Paul Maritz, CEO dell’azienda, vSphere permetterà alle aziende di gestire le proprie cloud da un solo punto di accesso, aggregando le relative risorse in modo simile a quanto succede, in ambito hardware, con i mainframe.