Houston (USA) – Anche Citrix fa il suo ingresso nel mercato delle soluzioni per la virtualizzazione dei desktop aziendali, un settore dove è ora in grado di fornire una suite di strumenti capace di integrare l’hypervisor open source Xen , ereditato lo scorso anno dall’ acquisizione di XenSource , con le tecnologie per il controllo remoto dei client e l’application delivery, in cui è leader di mercato.
La nuova linea di prodotti Citrix porta il nome di XenDesktop e, come sembra ormai d’obbligo in questo segmento di mercato, include anche un’ edizione gratuita : si tratta della Express, la cui licenza supporta fino a 10 utenti. Le edizioni a pagamento sono quattro – Standard, Advanced, Enterprise e Platinum – e aggiungono all’edizione Express strumenti e funzionalità per il provisioning, il system menaging, lo streaming delle applicazioni, il controllo remoto e il networking (QoS, VPN, gateway VoIP ecc.).
“La strategia di questo prodotto è semplice: rendere le risorse operative più facili da gestire e da utilizzare” spiega a Punto Informatico Calvin Hsu, marketing manager di Citrix: “Per riuscirci, abbiamo separato il desktop degli utenti dalle applicazioni: in questo modo è possibile conservare le informazioni degli utenti senza dover necessariamente archiviare anche il sistema operativo per ogni singolo account. Le informazioni centralizzate, inoltre, rendono possibile agli utenti accedervi da qualunque località in cui si trovino: in questo senso si tratta di qualcosa di più di una semplice tecnologia di virtualizzazione”.
Il monitor di macchine virtuali, rappresentato da XenServer, rappresenta solo uno dei componenti alla base di XenDesktop. Questa suite include infatti le tecnologie necessarie per virtualizzare i desktop Windows nei datacenter e renderli accessibili via rete ai vari client aziendali. XenDesktop crea dinamicamente i desktop virtuali on-demand , fornendo a ciascun utente un ambiente personalizzato: in presenza di una rete locale sufficientemente veloce, questo approccio permette di utilizzare un desktop virtuale remoto in modo praticamente indistinguibile da uno locale.
Far girare i desktop virtuali su di un server centrale, e consentirne l’accesso a distanza tramite un protocollo per il controllo remoto, consente alle aziende di tagliare i costi di gestione e manutenzione del software . Se poi vengono adottati dei thin client diskless al posto dei tradizionali PC desktop, i risparmi possono estendersi anche allo spazio di archiviazione e all’energia elettrica: “Cerchiamo di trasformare il layer di virtualizzazione in un vantaggio, anche economico” chiarisce Hsu.
La vecchia soluzione di Citrix per l’application delivery, XenApp, fornisce funzionalità analoghe a quelle di XenDesktop, ma con una importante limitazione: non consente agli utenti di accedere a desktop personalizzati. XenDesktop è invece in grado di creare l’istanza virtualizzata di un desktop per ogni utente che si connette al sistema, caricando in automatico il relativo profilo personale . “Il tutto è più sicuro e snello – garantisce Hsu – Ogni giorno l’utente accede ad un desktop nuovo di zecca, e gli amministratori di sistema possono gestire più facilmente l’aggiornamento del software attraverso le patch”.
Ora XenApp è divenuto uno dei componenti alla base di XenDesktop, e viene utilizzato per distribuire i desktop virtualizzati ai client remoti per mezzo del protocollo Independent Computing Architecture (ICA) di Citrix. Questa è per altro la stessa tecnologia alla base del Microsoft Remote Desktop Protocol, che BigM ha acquisito in licenza da Citrix nel 1997 e ne ha fatto la base della propria piattaforma Terminal Service.
XenDesktop ha un prezzo che va dai 75 dollari dell’edizione Standard ai 395 dollari dell’edizione Platinum : per conoscere la differenza tra le varie edizioni si può consultare il comunicato ufficiale , mentre in questo post di Virtualization.info vengono riportati i componenti inclusi in ciascuna versione.
L’edizione gratuita del software può essere scaricata da qui insieme alle demo delle versioni a pagamento.