Pittsburgh (USA) – Alla fine ci è riuscita, la SDMI, a chiudere la bocca ad Edward W. Felten, il professore di Princeton che alla guida di un team di ricercatori era riuscito a violare legalmente tutte le tecnologie anti-pirateria studiate dalla Secure Digital Music Initiative.
In una clamorosa lettera pubblicata da cryptome.org, la SDMI aveva avvertito Felten che qualora lo scienziato avesse reso pubblici i dati sui sistemi utilizzati per violare quei codici si sarebbe dovuto aspettare una forte reazione dei legali della SDMI.
In pratica, un “avvertimento” arrivato a Felten alla vigilia della partecipazione all’International Information Hiding Workshop di Pittsburgh, dove gli organizzatori avevano affermato di essere interessati alla relazione dello scienziato.
Ma Felten, ieri, pur sapendo di avere ragione, ha spiegato che non se la sente di andare avanti: “Una battaglia legale costa molto, prende molto tempo ed è incerta nonostante il torto dell’altra parte. Quindi noi, gli autori, abbiamo deciso insieme di non esporci, di non esporre i nostri dipendenti e gli organizzatori della conferenza a questa battaglia”.
Felten ha aggiunto, sconsolatamente: “Riteniamo che per la gente sia importante conoscere la verità sui prodotti che vengono loro proposti per l’acquisto”. Verità che, a quanto pare, la SDMI non sembra in alcun modo disponibile a far conoscere.