Dopo anni di lavoro, Google è finalmente riuscita a integrare Clang nella sua filiera di tool per lo sviluppo di Chrome su sistemi operativi Windows . Il compilatore open source può ora essere utilizzato per realizzare le build del browser di Mountain View alla pari di quanto già avviene per le rispettive versioni macOS e Linux.
Fino a ora, Google era stata obbligata a impiegare il compilatore Visual C++ di Microsoft per la compilazione di Chrome su Windows, una scelta naturale vista la possibilità di sfruttare tutti gli strumenti di sviluppo presenti su Visual Studio ma non ideale per la corporation dell’advertising.
Nel tentativo di rendere lo sviluppo su Windows omogeneo agli ambienti macOS e Linux, dove vengono utilizzati LLVM e appunto Clang, qualche anno fa Google ha avviato un lavoro di porting del compilatore open source su ambienti Microsoft.
Un’ impresa non facile , visto che ci sono voluti cinque anni per portarla a termine, e che ha richiesto l’intervento diretto della suddetta Microsoft con la pubblicazione delle specifiche del formato di database nativo degli ambienti di sviluppo (IDE) su Windows (PDB).
Ora il passaggio a LLVM anche su Windows è quasi completato, gli sviluppatori di Mountain View dovranno gestire meno ambienti di sviluppo alternativi e potranno quindi concentrarsi sul codice propriamente detto di Chrome: anche l’individuazione e la replica dei bug sarà ora più facile e pratica.