Fatti fuori da tutti i social network più importanti e impossibilitati per ovvie ragioni a riunirsi su Paler, la comunità che sostiene la teoria QAnon ha trovato un lido online alternativo dove riunirsi: Clapper. Una piattaforma basata sulla condivisione di brevi video con modalità di interazione molto simili a quelle di TikTok e che si professa paladina della libertà d’espressione.
Chiuso Parler, la community QAnon rispunta su Clapper
Nei giorni successivi all’assalto a Capitol Hill il profilo ufficiale Twitter dell’app è intervenuto ribadendo due cose: la volontà di rispettare in toto le leggi vigenti negli Stati Uniti e quella di difendere valori quali democrazia, libertà, decenza e non violenza. Nel comunicato diffuso viene ribadito il concetto di “zero tolleranza” nei confronti della violenza e dell’incitamento alla violenza, invitando a segnalare eventuali contenuti sfuggiti a moderazione e filtri.
Read our official announcement and response to the events at the U.S. Capitol. pic.twitter.com/KnOT4Y8vDA
— Clapper (@NewsClapper) January 10, 2021
Il lancio di Clapper risale al luglio 2020 e fino ad oggi la sua applicazione è stata scaricata oltre mezzo milione di volte. A gestirla una società di Dallas (Texas). Il volume dei download ha subito un’impennata nelle ultime due settimane. Ospita video divertenti, come quelli messi in evidenza dal suo stesso team.
This dog is so confused… ? https://t.co/egnc9OcMAM #DogsOfInstagram #NewsClapper #ClapperCreator pic.twitter.com/Hdw6kp9RXP
— Clapper (@NewsClapper) January 28, 2021
Ci sono anche clip dedicate all’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca e a come gli americani hanno vissuto il momento.
A crowd gathered to listen to Biden’s speech at #BLMPlaza this morning. https://t.co/sjtxFvLItu #InaugurationDay #Election2020 #WashingtonDC pic.twitter.com/Oit2qWojth
— Clapper (@NewsClapper) January 20, 2021
I problemi nascono scavando più a fondo, tra post dei No Vax, altri associati alla teoria Stop The Steal (in merito ai presunti brogli sulle Presidenziali USA 2020) e come già detto a QAnon. Hashtag come #WWG1WGA o #thestorm raccolgono interventi che su altre piattaforme social con tutta probabilità avrebbero vita breve. Queste le parole del CEO e co-fondatore Edison Chen.
Ci sono molti conservatori e persone impegnate nella politica. Penso sappiano che qui c’è meno censura e sono state cacciate via dalle altre piattaforme social. Così sono venute da noi. Questo ci offre un’opportunità, ma porta con sé alcune sfide. Alcuni utenti nella nostra app stanno parlando molto di QAnon: siamo ancora al lavoro per investigare a fondo se lo stanno facendo in violazione alle linee guida della nostra community.
A Clapper va ad ogni modo riconosciuto il merito di aver collaborato attivamente con l’FBI subito dopo l’assalto di Capitol Hill per identificare e arrestare uno di coloro che vi hanno partecipato, Justin Stoll, grazie a un post di minacce condiviso nei giorni antecedenti i fatti proprio sull’app.