Servizi come Bing Image Creator, DALL-E 2 e Midjourney sfruttano l’intelligenza artificiale per generare immagini in base ad una descrizione testuale. Il business di Clearview AI è invece più redditizio, in quanto raccoglie le immagini dai social media per addestrare il suo sistema di riconoscimento facciale. Secondo il CEO Hoan Ton-That, il database contiene ora 30 miliardi di foto.
Clearview AI continua a fare soldi
Clearview AI ha ricevuto diverse sanzioni per la violazione della privacy (20 milioni di euro dal Garante italiano). L’azienda statunitense effettua lo scraping delle immagini da social media, siti web e altre fonti pubbliche, senza nessun consenso esplicito da parte degli utenti. Il CEO ha più volte affermato che si tratta di una pratica legale e che l’azienda non è obbligata a rispettare il GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati), in quanto non ha nessuna sede in Europa.
Clearview AI aveva comunicato un anno fa che il database comprende oltre 20 miliardi di foto. Il CEO ha confermato che ora sono circa 30 miliardi (meno di quanto previsto). Il servizio viene utilizzato da oltre 2.400 forze di polizia negli Stati Uniti che hanno effettuato circa un milione di ricerche.
Il Miami Police Department ha ammesso di aver usato il servizio per ogni tipo di crimine. L’assistente capo Armando Aguilar ha dichiarato che il team investigativo ha sfruttato la tecnologia di Clearview AI circa 450 volte all’anno, riuscendo a trovare i responsabili di molti omicidi.
In alcuni casi, il sistema non funziona correttamente e viene identificata la persona sbagliata. Il CEO Hoan Ton-That afferma che il sistema offre un’accuratezza vicina al 100%, quindi l’errore è stato fatto dagli agenti di polizia.