Diversi paesi hanno considerato illegale la sua tecnologia di riconoscimento facciale e sanzionato l’azienda statunitense. Al termine della complessa attività istruttoria, il Garante per la protezione dei dati personali ha inflitto una multa di 20 milioni di euro a Clearview AI per “aver messo in atto un vero e proprio monitoraggio biometrico di persone che si trovano nel territorio italiano“.
Clearview AI deve cancellare tutti i dati
L’indagine era stata avviata d’ufficio a seguito delle notizie su Clearview AI pubblicate dalla stampa. Nel corso del 2021 sono arrivate inoltre segnalazioni da quattro cittadini e due organizzazioni impegnate nella difesa della privacy e dei diritti fondamentali delle persone. Dopo aver ricevuto richieste di informazioni dal garante, l’azienda statunitense ha sottolineato che non ha nessun filiale in Europa, quindi non è obbligata a rispettare il GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati). Inoltre, la raccolta delle immagini avviene in modo simile a Google Search.
La tecnologia di riconoscimento facciale sfrutta un database di oltre 10 miliardi di immagini (l’obiettivo è arrivare a 100 miliardi) estratte da fonti pubbliche (social media, siti web e altre) mediante la tecnica dello scraping. Dall’istruttoria è emerso che Clearview AI ha effettuato il tracciamento di cittadini italiani e di persone presenti in Italia.
Le risultanze hanno rivelato che i dati personali detenuti dalla società, inclusi quelli biometrici e di geolocalizzazione, sono trattati illecitamente, senza un’adeguata base giuridica, che non può sicuramente essere il legittimo interesse della società americana.
Inoltre, Clearview AI non ha informato preventivamente gli utenti, ha utilizzato le immagini per scopi diversi da quelli per i quali erano state pubblicate online e non ha indicato i tempi di conservazione dei dati. Considerati la natura dei dati trattati, il numero di soggetti coinvolti e la gravità e durata della violazione, il garante ha comminato all’azienda una sanzione di 20 milioni di euro.
Clearview AI deve inoltre interrompere la raccolta “a strascico” delle immagini e cancellare tutti i dati dei cittadini italiani. Il garante ha infine imposto all’azienda di designare un rappresentante nel territorio dell’Unione europea, al quale gli interessati possono rivolgersi per l’esercizio dei loro diritti.