Di nuovo Clearview e il suo sistema di riconoscimento facciale finiscono al centro della discussione. Questa volta le autorità di Australia e Regno Unito che si occupano di tutela della privacy hanno deciso di condurre fianco a fianco un’indagine con l’obiettivo di stabilire se ci sono state violazioni durante la raccolta dei contenuti impiegati per istruire gli algoritmi alla base del servizio.
Privacy: Clearview sotto la di Australia e Regno Unito
È la stessa dinamica già presa di mira nei mesi scorsi da realtà come Google, YouTube, Facebook e Twitter per lo stesso motivo, lo scraping indiscriminato di oltre tre miliardi di foto pubblicate dagli utenti sulle piattaforme in questione. I file sono poi stati dati in pasto all’intelligenza artificiale così da permetterle infine di risalire in pochi secondi all’identità di una persona inquadrata dallo smartphone o da una videocamera di sorveglianza.
Di seguito il commento dell’Office of the Australian Information Commissioner e dell’Information Commissioner’s Office del Regno Unito che prendono parte all’iniziativa il cui fine è stabilire eventuali violazioni dell’Australian Privacy Act e dello UK Data Protection Act.
L’indagine mette in luce l’importanza di una cooperazione in materia di applicazione della legge per quanto riguarda la protezione delle informazioni personali per i cittadini australiani e britannici nel contesto di una gestione globale dei dati.
La replica di Clearview non si è fatta attendere ed è giunta sotto forma di una breve dichiarazione del suo CEO e fondatore Hoan Ton-That.
Clearview cerca immagini disponibili pubblicamente su Internet in conformità con le leggi applicabili. È utilizzato per aiutare a identificare i sospetti criminali. La sua potente tecnologia non è al momento disponibile nel Regno Unito e in Australia. Le persone in questi paesi possono decidere di esserne esclusi.
L’operazione di opt out risulta al momento disponibile solo in alcuni territori (non in Italia) e dev’essere effettuata direttamente dall’utente, seguendo una procedura descritta sul sito ufficiale che passa dal caricamento di una propria fotografia.
Nei giorni scorsi il Canada ha reso noto il ban della tecnologia proposta da Clearview che da qui in avanti non potrà più essere impiegata dalle forze di polizia del paese.