CLI spoofing: impegni di Telecom Italia Sparkle

CLI spoofing: impegni di Telecom Italia Sparkle

Telecom Italia Sparkle ha evitato una sanzione con una serie di impegni, tra cui il blocco delle chiamate dall'estero che sfruttano il CLI spoofing.
CLI spoofing: impegni di Telecom Italia Sparkle
Telecom Italia Sparkle ha evitato una sanzione con una serie di impegni, tra cui il blocco delle chiamate dall'estero che sfruttano il CLI spoofing.

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha accettato la proposta di impegni presentata da Telecom Italia Sparkle (TIS) per contrastare il telemarketing selvaggio. La società non aveva impedito l’uso di numerazioni italiane attraverso la pratica nota come CLI spoofing.

TIS bloccherà lo spoofing telefonico

Durante la sua attività di vigilanza e in seguito alle segnalazioni ricevute, AGCOM ha scoperto l’uso del CLI spoofing da parte delle società Voip Albano (Albania) e Marfox (Regno Unito). Tale pratica consente di modificare le informazioni contenute nel campo CLI (Call Line Identification), quindi il ricevente non vede il numero telefonico reale. Nel caso in esame erano stati usati numeri mobile di utenti italiani.

L’autorità ha successivamente verificato che una delle società coinvolte era Telecom Italia Sparkle, autorizzata come operatore di transito. In pratica, TIS ha permesso a Voip Albano e Marfox di usare la sua rete, violando gli obblighi previsti dal Piano di Numerazione Nazionale e dal Codice delle comunicazioni elettroniche.

Per evitare una sanzione, TIS ha presentato una serie di impegni. I contratti di interconnessione stipulati con le società estere verranno aggiornati per inserire la clausola che permette di bloccare il traffico in transito verso numerazioni nazionali se non rispettano le specifiche tecniche relative al CLI. In caso di violazioni ripetute, il contratto verrà risolto.

In dettaglio, TIS bloccherà le chiamate senza il formato E 164 (prefisso internazionale, prefisso nazionale e numero dell’abbonato), le chiamate con prefisso internazionale +39 e nazionale senza numero dell’abbonato, le chiamate senza il campo CLI e le chiamate solo con prefisso internazionale +39.

TIS invierà inoltre un report semestrale sull’attuazione degli impegni e verificherà l’esistenza dei titoli autorizzativi delle società nel database GADB gestito dal BEREC. TIS ha quindi evitato una sanzione come quella inflitta a WIS Telecom.

Fonte: AGCOM
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Pubblicato il
22 dic 2024
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