Il cloud computing può e deve essere “carbon neutral“: a concordare su questo principio sono i principali provider di infrastrutture cloud e operatori di datacenter, dai quali arriva una firma congiunta per trasformare il principio in vero e proprio impegno.
25 differenti entità, tra le quali brand del calibro di Aruba, OVHcloud, AWS, Google, Equinix ed NTT, hanno concordato un percorso di autoregolamentazione e si sono posti un obiettivo: entro il 2030 il settore dovrà avere impatto zero in termini di emissioni, agendo a priori ed a prescindere dalle normative e dai mercati. Un impegno, quindi, fatto di sensibilità ambientale e di volontà di anteporre l’interesse collettivo attraverso un accordo trasversale tra aziende concorrenti.
Cloud, obiettivo carbon neutral
A fare da collante tra i gruppi in questa iniziativa v’è in primis il CISPE (Cloud Infrastructure Services Providers in Europe), la cui presidenza è oggi a capo dell’AD Aruba Stefano Cecconi:
Sia l’efficienza energetica sia l’energia autoprodotta localmente con fonti rinnovabili riflettono la visione di Aruba di un futuro sostenibile. Infatti, grazie a sistemi di pannelli solari fotovoltaici e centrali idroelettriche di nostra proprietà, stiamo già producendo più energia verde di quanta ne avremmo effettivamente bisogno nei nostri data center. Questo genera un’impronta di carbonio negativa in tutte le nostre operazioni e ci consente di supportare le nostre attività e quelle dei nostri clienti con un impatto ambientale pari a zero. Scegliendo data center climaticamente neutri, ora tutti possiamo contribuire attivamente al futuro del nostro pianeta.
Inevitabile il plauso di Frans Timmermans, VicePresidente per il Green Deal europeo, scintilla da cui questa mossa del mondo cloud prende forma:
I cittadini in tutta Europa utilizzano sempre di più la tecnologia nella vita quotidiana e richiedono anche che questa tecnologia sia di aiuto nell’assicurare un futuro sostenibile sia per gli esseri umani che per il pianeta. Il patto di oggi rappresenta un impegno per la collettività da parte di importanti protagonisti dell’industria dei dati ed offre un gradito primo passo nel realizzare i nostri obiettivi comuni per un futuro intelligente ed ecosostenibile.
L’impegno ha risvolti concreti, poiché il suo rispetto sarà misurato sulla base di cinque parametri fondamentali:
- provare l’efficienza energetica con obiettivi misurabili;
- acquistare energia 100% priva di carbonio;
- dare priorità alla conservazione dell’acqua;
- riutilizzare e riparare server;
- cercare modi per riciclare il calore.
Un sito dedicato fungerà da riferimento per tracciare i passi avanti compiuti e per testimoniare nel tempo l’impegno intrapreso.