La Commissione ha approvato un IPCEI (Progetto di comune interesse europeo) per sostenere la ricerca, lo sviluppo e l’applicazione industriale di tecnologie avanzate di cloud e edge computing da parte di molteplici fornitori europei. I 19 progetti, presentati da Francia, Germania, Italia, Olanda, Polonia, Spagna e Ungheria, riceveranno finanziamenti pubblici per 1,2 miliardi di euro.
Tecnologie di cloud e edge computing
Il progetto comune, denominato IPCEI CIS, prevede lo sviluppo del primo ecosistema europeo di trattamento dei dati interoperabile e apertamente accessibile, il continuum tra cloud e edge con il coinvolgimento di una pluralità di fornitori e strumenti di condivisione per il trattamento dei dati distribuito tra cloud e edge.
Le imprese partecipanti metteranno a punto un software open source che permetterà di garantire servizi in tempo reale o a bassa latenza, grazie a risorse distribuite prossime all’utente (edge), riducendo la necessità di trasmettere grandi volumi di dati a server cloud centralizzati.
Le fasi di ricerca, sviluppo e prima applicazione industriale si svolgeranno tra il 2023 e il 2031 con tempistiche differenti, in funzione dei progetti e delle imprese partecipanti. I primi risultati dell’IPCEI, ovvero l’infrastruttura di riferimento open source, saranno disponibili verso la fine del 2027. I 19 progetti permetteranno di creare almeno 1.000 posti di lavoro diretti o indiretti altamente qualificati e un numero molto superiore nella fase di commercializzazione.
Per quanto riguarda l’Italia, la Commissione europea ha autorizzato aiuti di Stato per circa 409 milioni di euro. La aziende coinvolte sono Engineering Ingegneria Informatica, Fincantieri, Reply, TIM e Tiscali, alle quali si aggiungono due centri di ricerca (Enea e Fondazione Bruno Kessler).