L’evoluzione tecnologica in ambito informatico sembra non conoscere limiti. Nell’ultimo decennio si è assistito ad uno stravolgimento totale nell’uso dei dispositivi computazionali e della rete Internet. Solo dieci anni fa era impensabile credere di poter essere connessi 24 ore su 24 con amici, parenti e colleghi in qualunque posto ci si trovi. Eppure la tecnologia in ambito informatico e delle telecomunicazioni ha compiuto passi da gigante: in pochi anni, senza neppure rendersene conto, si è passati dai desktop pc ai notebook, dai notebook ai tablet e dai tablet agli smartphone. La connessione alla rete è diventata un must, senza di essa non è possibile condividere. Che siano immagini sui social network, opinioni nei forum, documenti e cartelle di lavoro su storage aziendali non ha importanza, l’unica cosa che conta è avere a portata di mano un dispositivo che consenta di condividere istantaneamente i propri contenuti.
Anche il mondo delle aziende è stato chiamato a tenere il passo con questa avanzata dirompente della tecnologia, che ha interessato negli ultimi anni il settore IT. Ed oggi le imprese si trovano a dover affrontare l’ennesima sfida: il cloud computing . Nell’era in cui condivisione, efficienza, velocità di azione e sicurezza sono diventati punti fermi del business aziendale, si sta facendo strada questa nuova tecnologia, che sembra deputata a divenire il futuro delle soluzioni IT aziendali.
Il cloud computing è un insieme di servizi che vengono erogati in hosting in Rete . L’innovazione apportata da questa tecnologia consiste nella possibilità di accedere a risorse facilmente configurabili secondo le proprie esigenze e accessibili direttamente da Internet.
Quando si parla di cloud computing è necessario fare una distinzione tra il cloud privato e quello pubblico. In particolare con il termine di cloud privato si intende una infrastruttura informatica appartenente ad una specifica azienda e dedicata alle esigenze di quella sola organizzazione. L’infrastruttura fisica, ossia l’insieme di tutto l’hardware, può essere ubicata direttamente nei locali dell’azienda, o data in gestione ad un terzo. Con il termine cloud pubblico , invece, si intende l’erogazione di servizi che si basano su una infrastruttura informatica appartenete al fornitore del servizio. Quest’ultima tipologia di cloud computing prevede il trasferimento di tutti i dati aziendali dai propri server a quelli del provider. Esiste una soluzione intermedia che prende il nome di cloud ibrido e prevede la concomitanza di servizi basati sulla propria infrastruttura aziendale con servizi forniti dal provider cloud.
Tre differenti infrastrutture per il cloud computing
I servizi offerti dal cloud computing generalmente vengono suddivisi in tre categorie principali: Infrastructure-as-a-Service (IaaS), Platform-as-a-Service (PaaS) e Software-as-a-Service (SaaS).
IaaS è un tipo di cloud computing in cui un provider di terze parti ospita delle risorse di calcolo virtualizzate su Internet. Oltre a fornire hardware, software, server, storage e così via, i provider IaaS ospitano anche le applicazioni degli utenti e aiutano quest’ultimi a gestire l’attività di manutenzione del sistema, tra cui operazioni di backup e pianificazione della resilienza. Le risorse offerte sono altamente scalabili e possono essere regolate su richiesta.
PaaS è il modello di cloud computing che offre agli utenti le applicazioni che stanno al di sopra di una infrastruttura. In particolare un provider PaaS fornisce gli strumenti dediti allo sviluppo di applicazioni. I servizi PaaS in linea di massima sono ospitati su hardware e software appartenenti all’infrastruttura del provider, esonerando gli utenti finali dalle operazioni di manutenzione dei server. Generalmente le aziende ricorrono ai PaaS non per sostituire l’intera infrastruttura aziendale, ma solo per usufruire del servizio che gli consente di sviluppare applicazioni senza dover acquistare e installare ulteriore hardware in locale.
SaaS è un modello di cloud computing in cui i software sono ospitati da fornitori di terze parti e vengono resi disponibili attraverso Internet. Si tratta di una tipologia di cloud che sta diventando sempre più diffusa, in quanto consente ai clienti di non preoccuparsi di eventuali aggiornamenti, compatibilità, accessibilità del software e così via.
L’architettura del cloud computing
Sebbene possa sembrare strano, dal punto di vista hardware il cloud computing si basa su elementi che stanno alla base di qualsiasi infrastruttura IT. La differenza sostanziale con le altre soluzioni consiste nella tecnica della virtualizzazione , che consente di astrarre il funzionamento di un servizio dall’hardware sul quale viene eseguito.
In particolare una infrastruttura di cloud computing si basa su server reali caratterizzati da una propria CPU, RAM e spazio su disco . Grazie alla tecnologia della virtualizzazione, queste risorse vengono condivise tra più sistemi operativi. Ogni sistema può usufruire di un dato quantitativo di RAM, HD o CPU. Il vantaggio del cloud computing è che le risorse non sono fisse, ma possono essere scalate con estrema facilità. Quando si configura un server cloud si scelgono dei parametri iniziali di configurazione che possono essere modificati nel corso del tempo in funzione delle proprie esigenze.
I vantaggi del cloud computing
In base a quando detto poc’anzi appare evidente che il primo grande vantaggio del cloud computing sia rappresentato proprio dalla scalabilità . È possibile aumentare o diminuire le risorse in tempo reale e in funzione del proprio carico di lavoro.
Il secondo grande vantaggio consiste nella possibilità di pagare solo per ciò che effettivamente viene utilizzato. Con la formula pay per use le risorse informatiche sono valutate a livello granulare e gli utenti si trovano a dover pagare solo ed esclusivamente in funzione del proprio carico di lavoro.
Il guadagno economico delle soluzioni di cloud computing non è da affidarsi solo alla formula pay per use. Affidandosi al cloud le aziende non avranno più necessità di manutenere una propria infrastruttura IT.
Le soluzioni di Cloud Computing di Hosting Solutions
Hosting Solutions è uno dei pochi provider di cloud computing nostrano. La sua infrastruttura risiede completamente all’interno di una web farm italiana sita in Firenze e si basa su macchine DELL multiprocessore con almeno 32GB di RAM per la parte computazionale e NAS/SAN NetApp di fascia Enterprise per la gestione dello storage. Per ciò che riguarda il Network, Hosting Solutions offre connettività ridondata con 4 carriers nazionali.
Tutta l’infrastruttura di cloud computing si basa su OpenStack , la piattaforma cloud open source supportata da oltre 150 colossi IT in tutto il mondo e come hypervisor viene impiegato KMV .
Hosting Solutions offre servizi IaaS che permettono ai propri clienti di configurare in pochi e semplici passaggi un server cloud. Gli utenti hanno modo di scegliere tra tre differenti piani (Silver, Gold e Platinum) a seconda delle proprie esigenze.
Oltre alle soluzioni IaaS, Hosting Solutions offre anche dei servizi PaaS , tra i quali si configura ownCloud , una multipiattaforma che permette di utilizzare e gestire uno spazio di cloud storage in pochi e semplici clic. Grazie a questo servizio i clienti potranno usufruire di una piattaforma di file sharing e storage per condividere in semplicità documenti aziendali. È possibile accedere al proprio cloud server e sincronizzare i file ovunque ci si trovi e da qualsiasi dispositivo, compresi tablet e smartphone . ownCloud permette, inoltre, di condividere facilmente i propri dati evitando di allegarli in email: i documenti possono essere scaricati direttamente da un indirizzo generato in automatico. ownCloud è un sistema open source pertanto non prevede alcun costo di licenza ed è compatibile con tutti i sistemi Windows, Linux, Mac Os, iOS, Android.