I dati Synergy Research Group lo certificano trimestre dopo trimestre: la transizione al cloud è appena iniziata, il ritmo di crescita si conferma alto e l’attuale situazione di emergenza internazionale non fa che accelerare questo processo. Trend di grande interesse per qualsiasi professionista del comparto, insomma, per tutti coloro i quali in questa parentesi di isolamento sta scommettendo sulla formazione e per chiunque stia pensando a nuove soluzioni per la propria azienda.
Sempre più cloud
Sulla base delle rilevazioni del gruppo di ricerca, la spesa in infrastrutture cloud a inizio 2020 è pari a circa 29 miliardi di dollari, in aumento del 37% rispetto allo stesso trimestre di un anno prima. I dati di crescita mostrano come l’ascesa sia sostanzialmente lineare, ma è necessario “pesare” le differenti tendenze: la piccola crescita registrata a inizio 2020, infatti, ha ben più valore rispetto al piccolo exploit di fine 2019 perché tutto ciò è avvenuto nel contesto di un allarme globale che ha portato alla chiusura di molte aziende ed al congelamento di forti budget di investimento.
Chi registra le performance migliori in questi mesi di emergenza è Amazon, che fa proprio il 32% del mercato; Microsoft insegue con il 18%, confermando le buone performance del ramo Azure; Google chiude il podio con l’8%. AWS e Azure fanno proprio un mercato annuo da 60 miliardi di dollari, il che premia le scelte attuate in tempi non sospetti da Jeff Bezos e Satya Nadella, quando i due gruppi hanno iniziato la corsa verso il cloud nella convinzione che i tempi fossero ormai maturi: così è stato e la crescita è destinata ad aumentare ulteriormente. Con ogni probabilità, anzi, proprio l’uscita dalla crisi sarà il più forte incentivo al cloud perché i trend innestati in questa fase non potranno che accelerare quando lavoro e denaro torneranno a fluire a regime.