Il Border Gateway Protocol che costituisce uno dei mattoni fondanti del mondo online ha più volte mostrato il fianco a problemi di varia natura. L’ultima testimonianza concreta risale a poche settimane fa quando Google, Facebook e altri siti visitati a livello globale sono risultati inaccessibili su larga scala per circa un’ora: il routing delle informazioni è stato deviato in modo non opportuno facendolo transitare dalla Russia.
Is BGP Safe Yet?
Un’ennesima conferma della necessità di adottare tecnologie avanzate e solide per la protezione dei dati, come afferma Cloudflare che oggi lancia il portale Is BGP Safe Yet? il cui obiettivo è quello di consentire a tutti di effettuare un controllo e capire se il proprio ISP ha implementato accorgimenti utili come Resource Public Key Infrastructure per evitare che le vulnerabilità di un sistema risalente agli anni ’80 possano essere sfruttate a fini malevoli.
L’utente finale può poco se l’Internet Service Provider non compie il primo passo. Queste le parole di Matthew Prince, CEO Cloudflare.
BGP è un protocollo vecchio quarant’anni, è un miracolo che Internet abbia funzionato per tutto questo tempo su quello che di fatto è un sistema basato sulla fiducia. Ovviamente ha senso implementare misure di verifica aggiuntive, sarebbe una follia non farlo.
Per effettuare un test e capire in pochi secondi se il proprio ISP ha implementato una soluzione efficace per arginare il problema è sufficiente un click sul sito Is BGP Safe Yet?. C’è anche la possibilità di condividere direttamente il feedback su Twitter così da portarlo all’attenzione di chi di dovere.