La data di annuncio ufficiale (1 aprile) faceva temere la natura farsesca dell’iniziativa , ma a quanto pare il nuovo servizio di Cloudflare è tutto fuorché un pesce d’aprile: la corporation specializzata in servizi CDN (Content-Delivery Network) ha lanciato la sua prima offerta eminentemente consumer, vale a dire un nuovo sistema di risoluzione dei nomi di dominio (DNS) accessibile a tutti gli utenti di Internet.
Raggiungibile all’indirizzo 1.1.1.1 , il risolutore DNS di Cloudflare nasce dall’esigenza di affrontare quelle che a dire dell’azienda sono due caratteristiche tipiche di questo genere di servizi, vale a dire la scarsa velocità e l’insicurezza (o la poca riservatezza) nella conversione di un dominio DNS nell’indirizzo IP proprio di ogni sito Web.
Il risolutore DNS 1.1.1.1 vuole quindi rispettare il comandamento “prima la privacy”, garantendo all’utente la cancellazione dei log degli IP transitanti sul servizio in 24 ore (e senza mai passare per il salvataggio su disco), e intende fornire un sistema “più veloce di qualsiasi altra cosa” quando si tratta di gestire le query ai server DNS.
In effetti, stando ai dati forniti da DNSPerf , il resolver di Cloudflare è al momento il più veloce superando agilmente sia OpenDNS (13,67 ms contro 20,69 ms) che Google (34,46 ms). Completamente fuori gioco i risolutori DNS degli ISP, con un valore che in media si attesta 68,23 ms.
Per quanto riguarda la privacy, invece, l’ accordo con il Registry APNIC (proprietario dei due IP usati dal nuovo servizio) prevede l’accesso da parte di quest’ultimo delle query DNS ma non ai log degli indirizzi IP gestiti in toto da Cloudflare.
Le istruzioni per l’adozione in pianta stabile del nuovo risolutore DNS sono presenti sulla pagina ufficiale del servizio , con indicazioni specifiche per i diversi sistemi operativi o per la configurazione del router domestico. Per i meno pazienti, gli indirizzi IPv4 del DNS Cloudflare sono 1.1.1.1 e 1.0.0.1 .
Alfonso Maruccia