Lungi dallo spegnersi in fretta per lasciare posto all’ultimo pettegolezzo del momento, lo scivolone di CBS-CNET sul premio assegnato (e poi ritirato) a un sistema DVR come miglior prodotto presentato al CES 2013 si fa sempre più serio e gravido di conseguenze. Soprattutto per CNET, che si vede “licenziare” dall’associazione di categoria (CEA) come partner per la divulgazione di quanto accade alla fiera di Los Angeles.
La Consumer Electronics Association organizza la fiera annuale del Consumer Electronics Show, e ora la CEA comunica la decisione di voler riabilitare l’assegnazione del premio “Best of Show” al DVR “Hopper with Sling” di Dish Network, lo stesso prodotto che CBS aveva deciso di censurare ed eliminare dalla copertura di CNET.
Il DVR Hopper riceve il premio al pari dell’Edge Gaming Tablet di Razer, prodotto “sostituto” scelto in fretta e furia da CNET dopo l’intervento censorio della proprietà (CBS). Nel commentare l’accaduto, il CEO e presidente di CEA Gary Shapiro si dice “shockato” dal comportamento della media company, sostenendo che le capacità di registrazione (e rimozione dell’advertising) di Hopper sono pienamente protette dalla legge e dalla decisione della Corte Suprema sullo storico caso BETAMAX.
Shapiro torna sull’argomento in un pezzo da opinionista su USA Today , criticando aspramente il comportamento di CBS e la “perdita di innocenza” dell’emittente così come della autorevolezza di CNET come fonte di informazione indipendente e imparziale. CNET perde il “posto” di partner CEA per il CES e relativo premio finale (appunto il “Best of Show” conteso), e Shapiro dice di voler considerare tutte le “opzioni legali” per difendere la reputazione dello show dal comportamento scorretto di CBS-CNET.
In attesa di assistere alla prossima puntata di una telenovela che rischia di durare ancora a lungo , la considerazione più facile che scaturisce dal pasticciaccio CNET-CES è la valutazione della scarsa lungimiranza di CBS nel decidere (apparentemente dietro consiglio dell’ufficio legale) di censurare i suoi stessi reporter, con la censura che ottiene l’effetto esattamente opposto a quello desiderato – di Hopper e della causa legale fra CBS e Dish se ne parla ora più di prima – e fa a pezzi la reputazione di uno dei più seguiti siti di informazione a stelle e strisce.
Alfonso Maruccia