Anche il Codacons non ci sta più. La formula del Canone Rai così com’è deve essere eliminata. Non c’è ragione, secondo l’associazione di difesa dei consumatori, che l’abbonamento radiotelevisivo italiano esista ancora. Perciò, si auspica un addio definitivo.
Secondo la famosa associazione, uno dei motivi per cui il Canone TV dovrebbe essere cancellato è che “Mamma Rai” dovrebbe e potrebbe, come tutte le altre emittenti radiotelevisive, sostentarsi con la pubblicità. Tra l’altro, diciamo noi, già particolarmente abbondante.
In questo modo si creerebbe anche un’equità tra i vari broadcaster in merito a entrate e possibilità di offrire un palinsesto di interesse per il pubblico. Tra l’altro, visto il nuovo caro bollette, le famiglie italiane non sarebbe di certo dispiaciute nel poter risparmiare 90 euro l’anno.
Codacons e Canone Rai: quale potrebbe essere il futuro dell’abbonamento radiotelevisivo
Il Codacons auspica che il Canone Rai possa essere eliminato dalle tasse che pesano sulle tasche degli italiani. In un recente comunicato stampa, in merito proprio all’abbonamento radiotelevisivo italiano, l’associazione di difesa dei consumatori ha dichiarato:
Il Codacons sostiene a pieni voti la possibile abolizione del Canone Rai. Nel 2016 il Canone Rai è stato inserito da Matteo Renzi nelle bollette elettriche degli italiani, ma la misura ha visto da subito la netta contrarierà dei consumatori italiani. L’inserimento nel Canone Rai – a tutti gli effetti l’imposta più odiata dagli italiani – nelle fatture elettriche ha rappresentato una vera e propria vessazione a danno degli utenti, che si sono ritrovati a pagare bollette più salate a causa della decisione del Governo Renzi.
Quindi, quale potrebbe essere la soluzione più consona nei confronti del Canone TV ancora imposto in Italia? La risposta si trova proprio nella conclusione del rapporto scritto dal Codacons che ha spiegato senza mezzi termini la sua posizione in merito:
Riteniamo che i tempi siano oramai maturi per procedere a una abolizione totale del Canone Rai, considerato il nuovo scenario del mercato televisivo italiano e la possibilità per la Rai di concorrere ad armi pari con le altre reti attraverso la raccolta pubblicitaria.
Probabilmente questa potrebbe essere solo una voce “nel deserto” per il nuovo Governo Meloni. Tuttavia, una cosa è certa. Dal 1° gennaio 2023 questa tassa dovrà essere tolta dalle bollette della luce. Perciò è necessario, al più presto, definire il suo futuro metodo di riscossione o abolizione totale.
Attenzione però perché le cose potrebbero anche peggiorare. Infatti, non è detto che, cogliendo l’occasione delle linee guida imposte dall’Unione Europea, possa essere proposto anche un aumento del Canone Rai, cosa che però non si augura nessuno.