Mozilla lo aveva promesso e ora è passata ai fatti: in attesa della quarta main release del Panda Rosso, WebM e Firefox sono già diventati una cosa sola. L’ultima nightly build sperimentale del browser open source integra il supporto al discusso nuovo standard multimediale voluto da Google , fusione del codec video VP8 e di quello audio Ogg Vorbis sotto le spoglie di un “contenitore” Matroska .
Dopo l’appoggio a WebM garantito da Mozilla durante la presentazione del nuovo standard, a frenare un po’ l’integrazione concreta della tecnologia in Firefox era stata l’incompatibilità di certi meccanismi di “protezione di brevetto”, inclusi nella licenza di WebM e in conflitto con quella open source del Panda Rosso.
Il problema si sarebbe dunque risolto decidendo di distribuire il codice di WebM sotto licenza BSD , spostando altrove le parti riguardanti i brevetti e permettendo così a Mozilla di adottare il formato all’interno del suo browser.
E la minaccia di un possibile contrattacco legale da parte di MPEG-LA, tenutaria dei diritti di sfruttamento di H.264 – standard video avanzato concorrente di VP8 e quindi di WebM – apparentemente interessata a trasformare il mercato dei nuovi codec in un campo di battaglia per avvocati? Evidentemente Mozilla reputa che il rischio sia estremamente basso , e non teme di legare le sorti del suo prossimo Firefox 4 a quelle di WebM.
Alfonso Maruccia