In seguito ai dubbi sollevatisi in Rete a proposito dei tempi e dei modi dell’ operazione Codice Azuni lanciata nei giorni scorsi, il ministro Brunetta è intervenuto nuovamente per chiarire due punti della questione .
Innanzitutto è stato precisato, in un box grigio sottostante l’annuncio del progetto nel suo sito ufficiale , che “l’obiettivo dell’iniziativa non è fare nuove norme ma costruire una tassonomia dei problemi percepiti e delle opportunità che offre la rete e successivamente una mappatura delle relative best practices mondiali”.
Non si starebbe insomma parlando di nessuna nuova legge o codice per la governance della rete (quantomeno non sarebbero al momento previsti), ma di una fase preliminare di mappatura e raccolta di possibili suggerimenti .
Il secondo chiarimento rende inoltre meno perentorio il riferimento al termine di 30 giorni per la chiusura della consultazione, relegando di fatto l’iniziativa nello spazio dei rebus sotto l’ombrellone: è stato invece spiegato che si dovrebbe trattare solo di un primo passo di consultazione pubblica in materia, “per affinare strumenti e metodi raccogliendo feedback dalla rete”.
Claudio Tamburrino