Coinbase ha ricevuto un “Wells notice” dalla SEC (Securities and Exchange Commission) degli Stati Uniti, ovvero un avviso che anticipa quasi sempre una causa legale o una sanzione amministrativa. Secondo l’autorità che vigila sull’operato delle aziende quotate in Borsa, Coinbase avrebbe violato due leggi sui titoli del 1933 e 1934. Il Chief Legal Officer Paul Grewal ha respinto le accuse, affermando che l’indagine è stata superficiale.
Coinbase non tratta titoli azionari
Coinbase spiega che il “Wells notice” riguarda il servizio di staking Coinbase Earn, Coinbase Prime e Coinbase Wallet. La SEC ha comunicato di aver identificato possibili violazioni, ma non ha chiarito quali asset digitali sono stati considerati titoli azionari.
Il Chief Legal Officer scrive sul blog ufficiale che la SEC aveva contattato Coinbase per chiedere suggerimenti sulle modalità di registrazione dei crypto exchange. L’azienda californiana ha inviato due proposte senza ricevere nessuna risposta. La SEC ha cancellato un incontro previsto a gennaio, comunicando l’avvio dell’indagine.
Quando Coinbase è diventata pubblica con la quotazione in Borsa nel 2021, la SEC ha ricevuto tutte le informazioni sulle attività di exchange e staking (rimaste invariate da allora), prima di approvare la quotazione. L’azienda non comprende quindi quali sarebbero le violazioni.
Paul Grewal sottolinea che Coinbase non tratta o offre titoli azionari agli utenti, quindi non ha violato nessuna legge. Secondo il Chief Legal Officer, la SEC non ha capito la differenza tra titoli e asset digitali. Ecco perché dovrebbero essere approvate norme chiare dai legislatori statunitensi. Forse il sistema giudiziario metterà un po’ chiarezza nel settore.