Roma – Da Cagliari Roberto Colaninno ieri ha ribadito con forza che è necessario al più presto un rialzo del canone telefonico.
Colaninno, che da tempo chiede un ulteriore rialzo dell’onere pagato mensilmente dagli utenti di impianti di telefonia fissa, è tornato alla carica sostenendo che: “Per noi il canone è un rimborso dei costi dell’accesso e del mantenimento della rete”. Una dichiarazione che riprende temi già lanciati di recente dal commissario europeo Mario Monti.
Colaninno ha spiegato che “una parte dei costi oggi la dobbiamo ribaltare sulle tariffe. Le famose 18mila lire al mese del canone non corrispondono ai costi. Noi chiediamo che questi costi siano allocati in maniera giusta. Perché le tariffe devono scendere ma altrimenti non c’è concorrenza”.
Lo scorso ottobre Colaninno aveva sostenuto che: “Il nostro canone è uno dei più bassi d’Europa, per questo chiederemo all’Authority una revisione verso l’alto”. Insistendo sul fatto che il canone “è un costo dell’accesso, tra l’altro, molto basso. Non un canone come quello richiesto ai clienti RAI. Pertanto chiederemo che l’Autorità si esprima in modo definitivo”.
Ieri il manager ha esplicitamente incoronato Wind-Infostrada come il competitor più pericoloso per Telecom italia: “Il nostro primo concorrente è l’ENEL che ha pagato 25mila miliardi per comprare una società inglese”. Un competitor che secondo Colaninno dovrà spendere per costruire la propria rete: “Enel deve fare investimenti oppure, se vuole venire da noi e utilizzare la nostra rete, deve corrispondere il prezzo giusto. Perché noi non vogliamo regalare niente a nessuno”.
Nella giornata di ieri, al “Palatelecom di Cagliari”, l’azienda di Colaninno ha presentato il nuovo telefono Sirio.187, un apparecchio che costerà poco più di 100mila lire, che disporrà di rubrica e possibilità di inviare SMS, fax ed email, il tutto con piccola tastiera ad infrarossi. In commercio da dicembre aiuterà l’ex monopolista a tenere a sé i propri clienti.